E dopo l'esposto in Procura, i giocatori del Pro preannunciano sciopero
Redazione Online
December 17, 2018|2378 giorni fa


Appare evidente come la società versi oggi in una situazione di decozione che appare irreversibile, lasciando ben poche speranze sulla possibilità di proseguire il campionato fino al termine della stagione sportiva”.
Come noto oggi, il direttore generale Massimo Londrosi ha depositato alla Procura della Reupubblica un esposto che denuncerebbe le difficoltà in cui versa la società. E proprio a tal proposito, il comunicato recita: “Si è appreso, inoltre, dalle notizie pubblicate anche sul web che nella mattinata odierna il Direttore Generale del Club signor Massimo Londrosi ha presentato presso la Procura della Repubblica di Piacenza un esposto sulla gestione economico-finanziaria della società A.S. Pro Piacenza 1919 s.r.l. affinché sia valutata dal Pubblico Ministero competente la condotta dell’amministratore sotto il profilo penale”.
Nel pomeriggio di oggi la squadra ha scelto di non allenarsi e anche gli impiegati amministrativi hanno optato per un simbolico giorno di ferie generalizzato. “Fino ad oggi l’intera rosa della Prima Squadra ha continuato ad allenarsi con impegno e spirito di sacrificio, per rispetto verso la città e verso i tifosi, volendo credere alle parole più volte spese dal Presidente della Società. Siamo alle porte del Natale; le difficoltà ora evidenziate stanno pregiudicando anche la serenità familiare di molti calciatori e rendono impossibile lo svolgimento dell’attività lavorativa in modo dignitoso e consono alla categoria. Per tali motivi l’AIC e i calciatori professionisti tesserati con la società A.S. Pro Piacenza 1919 s.r.l., dichiarano lo stato di agitazione e preannunciano sin d’ora lo sciopero per la giornata di domenica 23 dicembre 2018, auspicando che la Società, posto il preavviso di sciopero, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute per tutte le mensilità ad oggi maturate entro venerdì 21 dicembre 2018, in modo così da evitare l’esercizio del diritto di sciopero”.