Epatite C, screening gratuito fino al 31 dicembre
Il test, un semplice esame del sangue, non necessita di prescrizione medica. A chi è rivolto. Come aderire
Redazione Online
April 22, 2025|60 giorni fa

piacenza 19 dicembre 2003 donazione sangue giocatori piacenza ( foto cravedi )
Avere l’epatite C senza saperlo. Un rischio che può essere evitato grazie a un semplice prelievo del sangue, gratuito, che si può eseguire insieme ad altri esami ematici anche facendone richiesta direttamente allo sportello del centro prelievi, senza prescrizione medica.
Così funziona lo screening per l’epatite C, che il ministero della Salute, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze, ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2025. In Emilia-Romagna, una delle prime Regioni ad aderire alla campagna di prevenzione a livello nazionale, dal 2022 - anno di avvio - al 31 dicembre 2024 sono 560.734 i cittadini che hanno effettuato il test, collocandola al primo posto in Italia per indice di copertura della popolazione generale destinataria. Uno strumento che ha permesso di intercettare 1.206 persone risultate positive al secondo test di conferma - che fa seguito al primo esame del sangue, se positivo - e di avviare al trattamento terapeutico 903 pazienti.
I destinatari dello screening
Tre le tipologie di destinatari, individuati dal ministero della Salute, che possono effettuare lo screening:
‘target 1’ cittadini nati tra il 1969 e i 1989, iscritti all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti - STP);
‘target 2’ le persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD)
‘target 3’ i detenuti in carcere, in entrambi i casi indipendentemente da età e Paese di provenienza.
Tre le tipologie di destinatari, individuati dal ministero della Salute, che possono effettuare lo screening:
‘target 1’ cittadini nati tra il 1969 e i 1989, iscritti all’anagrafe sanitaria (inclusi gli Stranieri temporaneamente presenti - STP);
‘target 2’ le persone seguite dai Servizi pubblici per le Dipendenze (SerD)
‘target 3’ i detenuti in carcere, in entrambi i casi indipendentemente da età e Paese di provenienza.
Come aderire allo screening
Partecipare allo screening è facile: per i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 è gratuito e non serve la prescrizione: ricevono l'invito tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e un sms in cui viene descritta la modalità di accesso alla prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso). La prenotazione può essere effettuata attraverso Fse, sportello Cup, Cup Web e App Er Salute.
É inoltre possibile aderire allo screening in occasione di altri esami ematici aggiungendo quello per la ricerca del virus dell’epatite C, senza dover necessariamente effettuare un prelievo dedicato: si può farne richiesta direttamente allo sportello del centro prelievi.
Partecipare allo screening è facile: per i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 è gratuito e non serve la prescrizione: ricevono l'invito tramite il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e un sms in cui viene descritta la modalità di accesso alla prestazione HCV REFLEX (con prelievo di sangue venoso). La prenotazione può essere effettuata attraverso Fse, sportello Cup, Cup Web e App Er Salute.
É inoltre possibile aderire allo screening in occasione di altri esami ematici aggiungendo quello per la ricerca del virus dell’epatite C, senza dover necessariamente effettuare un prelievo dedicato: si può farne richiesta direttamente allo sportello del centro prelievi.
Sul campione di sangue vengono in un primo momento ricercati anticorpi specifici contro il virus dell’epatite C e successivamente, in caso di positività a questo primo test, viene ricercata la presenza del materiale genetico del virus stesso. In caso di esito negativo si riceve il referto sul proprio Fascicolo sanitario elettronico; in caso di esito positivo, il cittadino viene preso in carico dal centro specialistico di riferimento individuato dall’Azienda sanitaria, che lo contatta e fissa la visita specialistica (sempre senza prescrizione, né pagamento di un ticket).
Per quanto concerne i SerD e gli istituti penitenziari, prosegue l’attività già in corso per la ricerca di HCV nei soggetti che sono seguiti dai Servizi o detenuti, a prescindere dall’età e dalla nazionalità, e viene naturalmente garantita la presa in carico specialistica in caso di esito positivo.
Lo screening in Emilia-Romagna: i dati al 31 dicembre 2024
Sono 1.373.642 i cittadini destinatari dello screening in Emilia-Romagna, nelle tre categorie previste: 1.332.220 nati tra il 1969 e il 1989, 30.440 seguiti dai SerD e 10.982 detenuti. Dal 2022, quando fu introdotto, al 31 dicembre 2024, complessivamente 560.734 cittadini lo hanno effettuato, con una percentuale di copertura sulla popolazione target complessiva del 40,8% a livello regionale, in crescita rispetto a fine 2023, quando si assestava al 32%, e più che raddoppiata rispetto al 2022, quando era ferma al 17,9%.
Sono 1.373.642 i cittadini destinatari dello screening in Emilia-Romagna, nelle tre categorie previste: 1.332.220 nati tra il 1969 e il 1989, 30.440 seguiti dai SerD e 10.982 detenuti. Dal 2022, quando fu introdotto, al 31 dicembre 2024, complessivamente 560.734 cittadini lo hanno effettuato, con una percentuale di copertura sulla popolazione target complessiva del 40,8% a livello regionale, in crescita rispetto a fine 2023, quando si assestava al 32%, e più che raddoppiata rispetto al 2022, quando era ferma al 17,9%.
Di questi, per 1.206 (0,2% di quanti hanno effettuato lo screening) la positività è stata confermata dal successivo test: 1.110 persone sono state inviate ai centri di cura specialistici e 903 hanno iniziato il trattamento terapeutico.
“C devi pensare”: la campagna di comunicazione
Per “convincere” sempre più persone ad aderire allo screening, la Regione ha realizzato e continua a proporre una campagna di comunicazione, “C devi pensare”, incentrata sulla necessità di giocare d’anticipo. “E se per un minuto pensassi a evitare i rischi dell’epatite C”? è l’invito che lo spot video veicolato principalmente sui social rivolge ai cittadini, che possono trovare informazioni utili anche su come effettuare il test sul sito della Regione nella landing page della campagna di comunicazione www.screeningepatitec.it
Per “convincere” sempre più persone ad aderire allo screening, la Regione ha realizzato e continua a proporre una campagna di comunicazione, “C devi pensare”, incentrata sulla necessità di giocare d’anticipo. “E se per un minuto pensassi a evitare i rischi dell’epatite C”? è l’invito che lo spot video veicolato principalmente sui social rivolge ai cittadini, che possono trovare informazioni utili anche su come effettuare il test sul sito della Regione nella landing page della campagna di comunicazione www.screeningepatitec.it