Processo poliziotti: condanne dai 7 ai 9 anni per 4 agenti
Redazione Online
March 12, 2014|4119 giorni fa
Dure condanne per quattro dei sei poliziotti arrestati nell’aprile 2013 con accuse legate a droga e prostituzione. Questa mattina il giudice per l’udienza preliminare Gianadrea Bussi ha letto la sentenza per coloro che hanno scelto il rito abbreviato: Paolo Bozzini è stato condannato a 9 anni, Luca Fornasari a 8 anni e 4 mesi, Luciano Pellilli a 7 anni e 8 mesi e Paolo Cattivelli 7 anni e 4 mesi.
Giorgio Cavacciuti, il pensionato ritenuto il perno di un giro di spaccio favorito dai poliziotti, è stato condannato a 7 anni e sei mesi.
Gli avvocati difensori hanno annunciato appello, criticando alcuni passaggi della decisione del giudice e sottolineando in particolare i capi di imputazione per cui i loro assistiti sono stati assolti.
In aula assieme al pubblico ministero Michela Versini ha voluto essere presente anche il Procuratore capo Salvatore Cappelleri: “È doveroso evidenziare come l’impianto accusatorio sia stato sostanzialmente confermato da parte del giudice – ha detto – e credo che arrivi anche un segnale forte a tutta la comunità: chiunque sbagli deve essere perseguito, senza guardare in faccia a nessuno. Complimenti a tutti coloro che hanno seguito questa delicata indagine”.
Giorgio Cavacciuti, il pensionato ritenuto il perno di un giro di spaccio favorito dai poliziotti, è stato condannato a 7 anni e sei mesi.
Gli avvocati difensori hanno annunciato appello, criticando alcuni passaggi della decisione del giudice e sottolineando in particolare i capi di imputazione per cui i loro assistiti sono stati assolti.
In aula assieme al pubblico ministero Michela Versini ha voluto essere presente anche il Procuratore capo Salvatore Cappelleri: “È doveroso evidenziare come l’impianto accusatorio sia stato sostanzialmente confermato da parte del giudice – ha detto – e credo che arrivi anche un segnale forte a tutta la comunità: chiunque sbagli deve essere perseguito, senza guardare in faccia a nessuno. Complimenti a tutti coloro che hanno seguito questa delicata indagine”.