Una settimana di festa e di popolo, torna “Piacenza Collettiva"
La rassegna che unisce 25 aprile e Primo Maggio, con celebrazioni, musica, teatro, cinema, e che si svolge nelle piazze e nei circoli organizzato da Arci, Anpi e Cgil
Redazione Online
April 22, 2025|46 giorni fa

“Su queste strade se vorrai tornare, ai nostri posti ci ritroverai”. Per il terzo anno torna “Piacenza Collettiva, settimana di festa e di popolo”, la rassegna che unisce Liberazione e Lavoro, 25 aprile e Primo Maggio, in un programma unico tra celebrazioni, musica, teatro, cinema che si svolge nelle piazze e nei circoli organizzato da Arci, Anpi e Cgil di Piacenza, con la collaborazione del Comune di Piacenza.
"Un’edizione che sarà fortemente incentrata sui temi della resistenza in occasione dell’80esimo della Liberazione – spiegano il segretario generale Cgil, Ivo Bussacchini, il presidente Anpi Piacenza, Romano Repetti, e il presidente Arci Piacenza, Nicola Curtarelli – e sui temi del lavoro e della cittadinanza, con il voto per i referendum dell’8 e 9 giugno che si avvicina. I motivi che ci hanno spinto tre anni fa a dare vita a Piacenza Collettiva sono più validi che mai - proseguono gli organizzatori -. I valori sociali e fondanti di due momenti come la festa di Liberazione dal nazifascismo e la festa dei Lavoratori non vanno dati per scontati, soprattutto nelle giovani generazioni. Come l’assetto democratico: sono concetti che vanno valorizzati, attualizzati e difesi, se necessario. Anche attraverso la socialità e la cultura, come cerchiamo di fare in Piacenza Collettiva”.
"In un momento in cui il lavoro è attraversato da profonde trasformazioni e nuove fragilità - conclude la nota -, Piacenza Collettiva vuole essere anche un'occasione per rilanciare la centralità dei diritti, della dignità del lavoro e della partecipazione democratica nei luoghi di lavoro. Le sfide che abbiamo di fronte richiedono una nuova consapevolezza collettiva del mondo del lavoro e un forte radicamento nei valori costituzionali. Dal salario minimo alla sicurezza sul lavoro, dalla lotta al precariato al diritto alla formazione, la voce dei lavoratori e delle lavoratrici deve tornare al centro dell’agenda pubblica. Piacenza Collettiva è il nostro modo per costruire ponti tra memoria e futuro, tra lotte di ieri e diritti di domani".
IL PROGRAMMA
25 aprile
𝟖𝟎° 𝐀𝐍𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐀𝐑𝐈𝐎 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐈𝐁𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝑃𝑖𝑎𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑎𝑣𝑎𝑙𝑙𝑖, 𝑃.𝑧𝑧𝑎 𝑃𝑒𝑠𝑐ℎ𝑒𝑟𝑖𝑎, 𝑃𝑜𝑟𝑡𝑖𝑐𝑖 𝐺𝑜𝑡𝑖𝑐𝑜 - 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 10:00 Tre cortei, bande musicali, orazioni ufficiali e a seguire cori di canzoni partigiane con servizio di ristoro. Dal pomeriggio concerto bandistico, majorettes, coro voci bianche e chiusura con Orchestra Matteo Bensi.
26 aprile
𝐈 𝐓𝐔𝐁𝐎𝐂𝐀𝐓𝐎𝐃𝐈𝐂𝐎 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐋𝐈𝐁𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐶𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑜 𝐴𝑟𝑐𝑖 𝐵𝑒𝑙𝑙𝑒𝑟𝑖 - 𝐶𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑉𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑜 𝐸𝑚𝑎𝑛𝑢𝑒𝑙𝑒 299, 𝑃𝑖𝑎𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 - 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 22:00 Ovvero uno spettacolo d’improvvisazione teatrale per festeggiare tutto ciò da cui ci siamo liberati ma anche quello da cui ancora dobbiamo farlo. Sciogli le catene da tutto ciò che ti opprime.
27 aprile
𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐍𝐔𝐓𝐎 𝑆𝑎𝑙𝑜𝑛𝑒 𝑁𝑒𝑙𝑠𝑜𝑛 𝑀𝑎𝑛𝑑𝑒𝑙𝑎 - 𝑉𝑖𝑎 𝑋𝑋𝐼𝑉 𝑀𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 18, 𝑃𝑖𝑎𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 - 𝑎𝑙𝑙𝑒 21:30 Un viaggio tra parole e musica che racconta l’epopea di coloro i quali attraverso il ventennio fascista scelgono dopo l’8 settembre di entrare nella file della Resistenza. Nuto Revelli è il paradigma di queste storie: atleta , militare di carriera, presente nella disastrosa campagna di Russia torna in a casa e dopo l’8 settembre entra nella resistenza diventandone uno dei protagonisti indiscussi.
29 aprile
𝐅𝐋𝐎𝐑𝐀 Un Film di Martina De Polo 𝐶𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑜 𝐴𝑟𝑐𝑖 𝑅𝑎𝑡ℎ𝑎𝑢𝑠 - 𝑉𝑖𝑎 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑑𝑎𝑛𝑖 4, 𝑃𝑖𝑎𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 - 𝑎𝑙𝑙𝑒 21:00 Flora ha 12 anni quando decide di schierarsi con la resistenza nell’Appennino tosco emiliano. Nel 1944 gli alleati americani salvano lei e la sua famiglia dalle rappresaglie naziste. La storia di Flora è una storia di lotta, sofferenza, rinascita; è la storia delle radici del nostro paese.
30 aprile dalle 19:00 / 01.05 dalle 15:00
𝐂𝐔𝐍𝐂𝐄𝐑𝐓𝐀𝐒𝐒 𝐗𝐕𝐈𝐈 - 𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐋𝐀𝐕𝐎𝐑𝐎 𝐶𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑜 𝐴𝑟𝑐𝑖 𝑅𝑎𝑡ℎ𝑎𝑢𝑠 - 𝑉𝑖𝑎 𝐸𝑚𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑃𝑎𝑣𝑒𝑠𝑒 238, 𝑃𝑖𝑎𝑐𝑒𝑛𝑧𝑎 Due giorni, 25 live, djset, balli e good vibes. Sul palco, le migliori band delle nostre province. Agli stand, buon cibo e buon bere, a modo nostro: finché ce n'è! Come le più belle cose, dura un attimo. E poi passa un anno. Vieni presto che facciamo tardi.
