Ian Paice dei Deep Purple all'Elfo: "Non fate musica per far soldi"
Redazione Online
May 28, 2016|3342 giorni fa


“Non c’è un segreto, c’è tanta fortuna. Quando sei un ragazzino inizi a suonare perché ti fa felice. Un giorno, mentre fai qualcosa che ti fa felice arriva qualcuno e ti paga per quel che fai e il tuo hobby diventa la tua vita”.
A parlare è Ian Paice, batterista dei Deep Purple, band di fama mondiale sulla scena da 48 anni. Il musicista, stasera atteso per la tappa a Borgonovo del suo tour italiano, ha incontrato la stampa all’Elfo Studio di Tavernago.
“Oggi, rispetto a quando ho cominciato io, le cose sono cambiate: molti ragazzi iniziano a far musica per fare soldi e se non riescono smettono. Ai miei tempi non avevamo soldi, telefonini. La cosa più importante per noi era la musica e quale gruppo andare a sentire. Consiglio a chi vuole cominciare di crederci davvero e non scoraggiarsi. A 15 anni facevo già 3-4 concerti a settimana, a 19 anni sono entrato nei Deep Purple”.
Il noto batterista britannico ha parlato anche del suo legame con l’Italia ed in particolare con la Valtidone: “Siete molto fortunati qui, la scena musicale è viva. In Inghilterra le possibilità di un giovane sono limitate, mentre qui, anche nel più piccolo paesino, ci sono bravi musicisti e c’è un buon fermento. Mi piace venire qui e suonare con amici in modo semplice, variando un po’ repertorio”.
A parlare è Ian Paice, batterista dei Deep Purple, band di fama mondiale sulla scena da 48 anni. Il musicista, stasera atteso per la tappa a Borgonovo del suo tour italiano, ha incontrato la stampa all’Elfo Studio di Tavernago.
“Oggi, rispetto a quando ho cominciato io, le cose sono cambiate: molti ragazzi iniziano a far musica per fare soldi e se non riescono smettono. Ai miei tempi non avevamo soldi, telefonini. La cosa più importante per noi era la musica e quale gruppo andare a sentire. Consiglio a chi vuole cominciare di crederci davvero e non scoraggiarsi. A 15 anni facevo già 3-4 concerti a settimana, a 19 anni sono entrato nei Deep Purple”.
Il noto batterista britannico ha parlato anche del suo legame con l’Italia ed in particolare con la Valtidone: “Siete molto fortunati qui, la scena musicale è viva. In Inghilterra le possibilità di un giovane sono limitate, mentre qui, anche nel più piccolo paesino, ci sono bravi musicisti e c’è un buon fermento. Mi piace venire qui e suonare con amici in modo semplice, variando un po’ repertorio”.
Nel frattempo i Deep Purple stanno ultimando il nuovo album: “È un disco – afferma Paice – molto più rock del precedente”.
Infine Paice ha abbracciato il piacentino Angelo De Paoli che nel 1971 aiutò Frank Zappa durante l’incendio del casinò di Montreux, rogo ai cui i Deep Purple dedicarono la loro “Smoke on the water”, pezzo entrato nella storia della musica.
Infine Paice ha abbracciato il piacentino Angelo De Paoli che nel 1971 aiutò Frank Zappa durante l’incendio del casinò di Montreux, rogo ai cui i Deep Purple dedicarono la loro “Smoke on the water”, pezzo entrato nella storia della musica.
