Parchetto trasformato in latrina, gli abitanti della Besurica insorgono

Segnalazioni alla polizia locale relative a vandalismi nell'area tra via Marzioli e via Schipisi, trasformata in un circuito per motociclismo

Filippo Lezoli
May 4, 2025|35 giorni fa
Parchetto trasformato in latrina, gli abitanti della Besurica insorgono
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Sono ragazzini. Urlano, bruciano libri, urinano, sporcano e trasformano l’area verde in un circuito motociclistico. Il gruppo di vicinato della Besurica lamenta che alcuni ragazzi, verso sera e fino a tarda ora, prendono possesso dei giardinetti fra via Marzioli e via Schippisi, intitolati pochi anni fa a Norma Cossetto, vittima della tragedia delle foibe.
Così si presentava il giardino in alcuni punti sabato mattina, fra libri bruciati e spazzatura disseminata qua e là, episodi che paiono essere frequenti ora che si va nella bella stagione.
Nella chat del gruppo di vicinato c’è chi informa di avere inviato una segnalazione al nucleo frazionale della polizia locale addetto ai controlli di vicinato: «Ho richiesto un’intensificazione dei controlli nelle ore serali e notturne, soprattutto in questo periodo primaverile-estivo, in cui il problema tende a ripresentarsi con maggiore frequenza».
Ma c’è anche chi propone di occupare le panchine fino a mezzanotte giocando a carte - «Perché non a Machiavelli, che è un gioco che dura a lungo?» - per impedire ai ragazzini di prendere possesso dell’area. Non si sa come sarà accolta la proposta, ma quando qualcuno parla di «un torneo di carte contro i bulli» è un’altra cittadina a prendere le distanze da quel «contro», riportando alla memoria il “Comitato delle sedie” di Nando Dalla Chiesa, che qualche anno fa ha realizzato qualcosa di simile in una zona di Milano, con i cittadini che presidiarono la strada fra la Bocconi e Porta Romana, ognuno con la propria sedia, per ostacolare chi sfruttava i corpi delle prostitute. La residente dice che in quell’occasione le due parti si conobbero e iniziarono a frequentarsi, facendo diventare quell’iniziativa «un’occasione di socialità». «Più che giocare a carte contro i bulli - rimarca - si potrebbe giocare a carte insieme a loro». Leggi tutto qui

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