Regge da 1000 minuti la difesa d’acciaio del San Nicolò
Le ragazze dell'Under 17 di Lorenzo Merli si giocano il titolo regionale. Il segreto? Una sola rete subita e i gol di Giulia Fenoglietto con dedica al papà
Paolo Borella
April 23, 2025|59 giorni fa

La formazione Under 17 del San Nicolò
La maglia è rossonera per la vicinanza al mondo Milan in qualità di Academy, ma la porta blindata ricorda trascorsi bianconeri. La Juventus del 2015/16 in Serie A si fermò a 974 minuti nel mantenere inviolata la porta di Buffon, il San Nicolò femminile Under 17 è riuscito nell’impresa di scavallare quota 1.000. Nessun paragone, solo la stessa voglia di alzare un muro – in questo caso davanti ai pali di Eva Rossi e Sabrina Ourigua – e di non mollare un centimetro, partendo dalla difesa, mentre si inseguono obiettivi ambiziosi.
Mister Lorenzo Merli si coccola le sue ragazze, forti delle capacità di un gruppo ampio con soluzioni anche dalla panchina: difesa d’acciaio, che fino ad una settimana fa aveva subito una sola rete in otto partite nel campionato regionale Allieve. Poi tre tutte d’un colpo nel recupero contro Modena, ma nessun problema perché le ragazze di San Nicolò hanno zittito le canarine con 6 reti nel 6-3 finale: doppiette per Sebastiani e Fenoglietto, gol di Capra e Covati. A due partite dalla fine, l’obiettivo del gruppo è chiarissimo: completare la rimonta sulla corazzata Spal – tutte vittorie fin qui – magari centrando il sorpasso nella gara conclusiva, in casa delle ferraresi. Servirà la solita fase difensiva attenta e affamata, ma anche un attacco che adesso è tornato a girare a meraviglia. Non solo Milena Sebastiani, figlia del Ds Gigi e già convocata più volte in rappresentativa, ma anche la compagna di reparto Giulia Fenoglietto. Per lei, più di 20 i gol segnati in questa stagione molto positiva, ognuno dedicato ad un angelo che la segue da lassù: «Mio papà Franco – racconta la 17enne – che purtroppo ci ha lasciati troppo presto. Era un ex rugbista, ma seguendomi si era appassionato al calcio e ci teneva molto che io facessi bene con la maglia del San Nicolò».
La numero 10 di origini argentine ha superato un momento duro dal punto di vista personale, ma anche ostacoli sul piano fisico: «Gravi problemi ad entrambe le caviglie, ma i medici mi hanno detto che posso giocare. Quindi basta una fasciatura un po’ più stretta e scendo in campo come se nulla fosse. Il mio obiettivo? Entrare nella nuova prima squadra che nascerà la prossima stagione».