Campagna pomodoro 2023: raccolto il 45% delle quantità. Buona la qualità

Redazione Online
August 23, 2023|668 giorni fa
Campagna pomodoro 2023: raccolto il 45% delle quantità. Buona la qualità
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Dall’altro lato, alle piogge intense di maggio si sono aggiunte le forti grandinate, il vento e le piogge battenti, che dal 19 al 25 luglio hanno colpito numerosi ettari sia a est sia a ovest del Bacino Nord, causando danni ingenti nell’intera area.
Le anomalie climatiche degli ultimi mesi hanno determinato delle differenze fra la zona occidentale e quella orientale. L’area ovest, a parte i terreni colpiti dalle forti grandinate attorno al 20 luglio, non presenta forti problematiche o problemi fitosanitari, generando rese per ettaro in linea con quelle degli ultimi anni. L’area est, invece, risente degli effetti a lungo termine delle piogge intense di maggio, nonché dell’alluvione, registrando rese medie di 50-60 t/ettaro, di molto inferiori al dato degli anni precedenti. A tal proposito, il Contratto Quadro d’Area Nord 2023 ha opportunamente previsto per i produttori di questi territori una significativa riduzione delle penali in caso di mancata consegna delle quantità di pomodoro concordate con l’industria.
L’analisi dell’andamento dei trapianti svolto dall’OI Pomodoro da Industria Nord Italia prospetta che un gran numero di superfici sono programmate per la raccolta a settembre, mese in cui l’esito produttivo è quanto mai incerto. Si potranno infatti produrre significative quantità di pomodoro se il tempo continuerà a essere stabile, mentre si potrà determinare un forte ammanco di prodotto se il tempo non consentirà la maturazione e la raccolta del pomodoro.
L’Assessore all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi nel suo intervento ha sottolineato che “La filiera del pomodoro rappresenta un’eccellenza dell’Emilia-Romagna e più in generale di tutto il Paese che dobbiamo preservare e sostenere. Per fare questo dobbiamo, però, mettere in campo una strategia nazionale, che coinvolga più in generale l’ortofrutta sul medio e lungo periodo in Italia, per il rilancio di un settore che negli ultimi anni ha dovuto attraversare molte sfide, in particolare legate ai cambiamenti climatici e all’insorgere di nuove fitopatie. Siamo consapevoli che se la nostra Regione è il cuore dell’agroalimentare del Paese lo dobbiamo anche a filiere, come quelle del pomodoro, che generano ricchezza investendo sulla qualità e la promozione, con evidenti benefici per i territori. Il nostro ruolo continuerà a essere quello di metterle nelle condizioni di poter competere nei mercati internazionali attraverso uno snellimento delle procedure e adeguati finanziamenti alla ricerca”.

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