A Marsaglia è l'ora del Maggio Ciondolo e delle uova raccolte nei "cavagni"

Si è rinnovato il rito del Cantamaggio itinerante al suono dei Musetta e con tanti giovani tra i partecipanti

Redazione Online
May 2, 2025|35 giorni fa
CALEN DI MAGGIO A MARSAGLIA. MARSAGLIA - E' qui calin di maggio, con l'erba e con la foglia, la rosa e la viola......Ho senti a tramesca la padrona la se ne va, belo vingo maggio....Ho senti a mov a mov, la padrona la porta iov. Se non volete credere che maggio l'e arrivato affacciatevi al balcone. E dateci da bere, se ne volete dare, non possiamo piu cantare... tira fora u pisadu, da da beive i sonadu, belo vingo maggio, belo vingo ma... Con questi versi Marsaglia ha rinnovato il tradizionale saluto della primavera, rinverdendo una delle piu antiche manifestazioni comune al territorio dell'Appennino delle quattro provincie. Una comunita vive se sopravvivono le sue tradizioni: anche per questo nel capoluogo sosteniamo il riproporsi di un antico canto di questua, portato di casa in casa dai cantori del paese nella notte fra il trenta aprile ed il primo maggio. Ricordo che nel 2013 avevamo portato a Marsaglia la decima edizione della Rassegna Interregionale e, per l'occasione, avevamo promosso un libretto con la storia di questa tradizione - spiega l'assessore Silvia Lupi, con delega al turismo, sport, tempo libero, artigianato, commercio e agricoltura, che dopo aver introdotto e consegnato un ricordo ai cantori, alla presenza del sindaco Renato Bertonazzi, ha ufficialmente dato il via alla Festa del Cantamaggio itinerante di Marsaglia. Annunciati dal suono dei famosi Musetta, con Bani (al secolo Ettore Losini), Davide Balletti e Alessandro Losini con Claudio Segalini e Davide Bazzini, i cantori hanno portato il saluto alle famiglie del paese della Valtrebbia. Tanti i giovani presenti alla manifestazione, ma sopratutto va sottolineata l'inserimento di nuove leve, con Vittoria Bongiorni e Davide Lupi nel gruppo dei cantori, e con gli strumenti, Riccardo Baccioli, Andrea Pasquali e Stefano Ertola nel gruppo dei suonatori. Per il coinvolgimento dei giovani molto hanno contribuito i social, sono stati un buon collante - fa sapere Giovanni Bongiorni - grazie ai contatti sulla rete, la settimana prossima con i vari gruppi di canto ci troveremo insieme a Biella per cantare, in occasione del Raduno degli Alpini. Il simbolo della festa e il giallo fiore del Maggio Ciondolo, le infiorescenze dell'Alburno, che fiorisce proprio in questa stagione, i cui colori giallo e verde coincidono con i colori istituzionali del comune di Corte Brugnatella, gli stessi delle insegne indossati dai Cantori. La tradizione vuole che i cantori vengano omaggiati di uova e bottiglie di vino dalle famiglie visitate: per questo appositi raccoglitori custodiscono le uova nei tradizionali cavagni. Il Cantamaggio di Marsaglia, riproposto nei primi anni '80 del secolo scorso, raccoglieva cantori delle varie frazioni del territorio, che nel corso di quegli anni erano venuti a Marsaglia, cosi si ritrovarono cantori di Ozzola, Metteglia, Pieve, Confiente, Lago, Montarsolo, dove era molto forte la tradizione del canto in compagnia - ricorda Vincenzo Lupi, uno dei cantori di lungo corso. Il gruppo di cantori - prosegue - e composto dalla prima voce, il farsetto, da noi chiamata a vsetta, i bassi ed i contrabbassi, la cui coralita diviene un vero e proprio strumento musicale, con i bassi che riempono con forza la melodia, in particolare nel canto del Calin di Maggio. I versetti del canto di Marsaglia - gli fa eco Damiano Chiapparoli - hanno la particolarita di includere alcune frasi dal cantamaggio della zona di Pieve, venendo a creare un unicum del nostro territorio. Dei cantori storici ricordo Celso di Confiente, u Sartu, Mario di Confiente, suo fratello Fredo, Ettore di Marsaglia Vecchia e Pippon - ricorda Gianni Balletti, originario di Confiente - a quei tempi, si raggiungevano a piedi, di notte, tutte le frazioni delle Corti Basse, fino Croso, Moglia, Confiente e Brugnello. Dopo aver percorso alcune vie di Marsaglia, piazza Severino Balletti e via Ponte lasciamo i cantori nella centrale via Genova, che poi hanno proseguito fino a notte fonda per portare il canto di primavera in via Trebbia, via Vecchia, via Ferriere, via Privata, per concludere in via Chiavari. Paolo Carini I Musetta in piazza Balletti.
CALEN DI MAGGIO A MARSAGLIA. MARSAGLIA - E' qui calin di maggio, con l'erba e con la foglia, la rosa e la viola......Ho senti a tramesca la padrona la se ne va, belo vingo maggio....Ho senti a mov a mov, la padrona la porta iov. Se non volete credere che maggio l'e arrivato affacciatevi al balcone. E dateci da bere, se ne volete dare, non possiamo piu cantare... tira fora u pisadu, da da beive i sonadu, belo vingo maggio, belo vingo ma... Con questi versi Marsaglia ha rinnovato il tradizionale saluto della primavera, rinverdendo una delle piu antiche manifestazioni comune al territorio dell'Appennino delle quattro provincie. Una comunita vive se sopravvivono le sue tradizioni: anche per questo nel capoluogo sosteniamo il riproporsi di un antico canto di questua, portato di casa in casa dai cantori del paese nella notte fra il trenta aprile ed il primo maggio. Ricordo che nel 2013 avevamo portato a Marsaglia la decima edizione della Rassegna Interregionale e, per l'occasione, avevamo promosso un libretto con la storia di questa tradizione - spiega l'assessore Silvia Lupi, con delega al turismo, sport, tempo libero, artigianato, commercio e agricoltura, che dopo aver introdotto e consegnato un ricordo ai cantori, alla presenza del sindaco Renato Bertonazzi, ha ufficialmente dato il via alla Festa del Cantamaggio itinerante di Marsaglia. Annunciati dal suono dei famosi Musetta, con Bani (al secolo Ettore Losini), Davide Balletti e Alessandro Losini con Claudio Segalini e Davide Bazzini, i cantori hanno portato il saluto alle famiglie del paese della Valtrebbia. Tanti i giovani presenti alla manifestazione, ma sopratutto va sottolineata l'inserimento di nuove leve, con Vittoria Bongiorni e Davide Lupi nel gruppo dei cantori, e con gli strumenti, Riccardo Baccioli, Andrea Pasquali e Stefano Ertola nel gruppo dei suonatori. Per il coinvolgimento dei giovani molto hanno contribuito i social, sono stati un buon collante - fa sapere Giovanni Bongiorni - grazie ai contatti sulla rete, la settimana prossima con i vari gruppi di canto ci troveremo insieme a Biella per cantare, in occasione del Raduno degli Alpini. Il simbolo della festa e il giallo fiore del Maggio Ciondolo, le infiorescenze dell'Alburno, che fiorisce proprio in questa stagione, i cui colori giallo e verde coincidono con i colori istituzionali del comune di Corte Brugnatella, gli stessi delle insegne indossati dai Cantori. La tradizione vuole che i cantori vengano omaggiati di uova e bottiglie di vino dalle famiglie visitate: per questo appositi raccoglitori custodiscono le uova nei tradizionali cavagni. Il Cantamaggio di Marsaglia, riproposto nei primi anni '80 del secolo scorso, raccoglieva cantori delle varie frazioni del territorio, che nel corso di quegli anni erano venuti a Marsaglia, cosi si ritrovarono cantori di Ozzola, Metteglia, Pieve, Confiente, Lago, Montarsolo, dove era molto forte la tradizione del canto in compagnia - ricorda Vincenzo Lupi, uno dei cantori di lungo corso. Il gruppo di cantori - prosegue - e composto dalla prima voce, il farsetto, da noi chiamata a vsetta, i bassi ed i contrabbassi, la cui coralita diviene un vero e proprio strumento musicale, con i bassi che riempono con forza la melodia, in particolare nel canto del Calin di Maggio. I versetti del canto di Marsaglia - gli fa eco Damiano Chiapparoli - hanno la particolarita di includere alcune frasi dal cantamaggio della zona di Pieve, venendo a creare un unicum del nostro territorio. Dei cantori storici ricordo Celso di Confiente, u Sartu, Mario di Confiente, suo fratello Fredo, Ettore di Marsaglia Vecchia e Pippon - ricorda Gianni Balletti, originario di Confiente - a quei tempi, si raggiungevano a piedi, di notte, tutte le frazioni delle Corti Basse, fino Croso, Moglia, Confiente e Brugnello. Dopo aver percorso alcune vie di Marsaglia, piazza Severino Balletti e via Ponte lasciamo i cantori nella centrale via Genova, che poi hanno proseguito fino a notte fonda per portare il canto di primavera in via Trebbia, via Vecchia, via Ferriere, via Privata, per concludere in via Chiavari. Paolo Carini I Musetta in piazza Balletti.
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«È qui calin di maggio, con l’erba e con la foglia, la rosa e la viola». Con questi versi Marsaglia ha rinnovato il tradizionale saluto della primavera grazie al Cantamaggio itinerante. Annunciati dal suono dei Musetta, con Bani (Ettore Losini), Davide Balletti e Alessandro Losini con Claudio Segalini e Davide Bazzini, tanti i giovani presenti alla manifestazione, tra cui nuove leve come Vittoria Bongiorni e Davide Lupi nel gruppo dei cantori, e agli strumenti Riccardo Baccioli, Andrea Pasquali e Stefano Ertola.
Il simbolo della festa è il giallo fiore del “Maggio Ciondolo”, le infiorescenze dell’Alburno, che fiorisce proprio in questa stagione, i cui colori giallo e verde coincidono con i colori istituzionali del comune di Corte Brugnatella, gli stessi delle insegne indossati dai cantori che raccolgono uova e bottiglie di vino nei tradizionali “cavagni”.
Paolo Carini

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