Se per Facebook la grana Cassolo non si deve sapere. Il commento
Il post che rilancia all'articolo di Libertà, è stato rimosso dal social network perché "viola gli standard della community in materia di spam"

Elisa Malacalza
April 28, 2025|39 giorni fa

Inquietante. Il cantiere palesemente fantasma di Cassolo (ce ne siamo accorti tutti e se ne è parlato anche in consiglio comunale a Bobbio, dai), dove non si vede un’anima ormai da un mese, è diventato anche un articolo fantasma. Per fortuna esiste la carta stampata a sigillare fuori dal magma di Internet quel che accade, a fare domande, cui ogni tanto tra l’altro sarebbe bene anche fornire le risposte da noi richieste più volte. Perché altrimenti sui social il nostro articolo su quel cantiere è sparito: esiste - e meno male sul nostro sito, ma guai a cercare di postarlo su Facebook che non lo ritiene in linea con gli standard valoriali della sua comunità.
Se dunque Sua Maestà Facebook nel suo regno non trova gradevole il nostro articolo, che segnala semplicemente un disagio per i cittadini in un cantiere finanziato da Anas con soldi pubblici (e sia chiaro che nessuno ce l’ha con gli operai e la ditta ma con il sistema di una decina di semafori partiti all’unisono che sta strozzando la pazienza, la viabilità e il turismo dell’alta valle da un anno), poco male, andiamo avanti a scrivere lo stesso e anzi con la rincorsa. Ma fa eco come negli ultimi giorni mi sia trovata a segnalare insulti, bestemmie e false notizie al Signor Facebook senza alcun risultato.
L’ultima: la foto di una povera donna ebrea umiliata e fotografata dagli aguzzini nazisti nuda, sui social diventata… una levatrice violentata dai comunisti. A Sua Maestà Facebook va bene riumiliare quella donna ebrea privandola anche della verità sul genocidio, lasciando che si ripossa vedere il suo volto, il tentativo con le mani di coprirsi il seno. Ma guai a sollevare un caso su Anas. Alla quale, se è lecito, torniamo a chiedere in nome della legge sulla trasparenza quante siano le ditte che hanno partecipato al bando per la maxi variante Rivergaro-Cernusca da 150 milioni (se la cifra non è cambiata ancora). Aspetto una risposta dall’8 aprile. Una risposta non social, ma terra terra, come questa storia fatta di asfalti, piloni, sensi unici, ponti mai sanati e ora da sistemare tutti insieme perché insicuri: questa storia di fantasmi.