Il Monterosso regala il pienone a Castell'Arquato
Il Festival organizzato dall’associazione La Goccia, dedicato al vino bianco tipico della Valdarda, porta 10mila visitatori in due giorni
Federica Duani
May 12, 2025|25 giorni fa

Castell'Arquato, Monterosso 2025
Un paese gremito: la dodicesima edizione del Monterosso Festival nel fine settimana ha portato a Castellarquato un pienone di folla. Un via vai di più di cinquemila persone sabato, non molti di meno la domenica. Il festival (organizzato dall’associazione La Goccia con il patrocinio del Comune di Castellarquato, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Piacenza, Città del Vino, Visit Emilia e Borghi più Belli d’Italia) è un tributo al Monterosso, vino bianco prodotto sia in versione ferma che frizzantina o spumantizzata. Ogni produttore, sui ciottoli arquatesi di via Sforza Caolzio sono trenta le cantine presenti, lo fa poi più secco o più amabile. Le sue uve, da disciplinare, si coltivano tra le colline dei comuni di Alseno, Carpaneto, Castellarquato, Gropparello, Lugagnano e Vernasca. Un vino che si può definire variopinto: «Al naso abbiamo sentito frutta dolcissima. Al palato è un vino lievitato che rimane, sembra un cucchiaio di marmellata», lo descrivono Andrea e Federico dal lago di Como, che da tre anni tornano nel borgo proprio per il Monterosso, dopo una degustazione alla cieca a cura di Fisar.

«È un’occasione di promozione territoriale non solo per il borgo, tra i più belli d’Italia, ma un volano turistico», dice Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia e assessore del Comune di Piacenza, al taglio del nastro. Lì le fasce istituzionali abbondano: ci sono la senatrice Elena Murelli, il consigliere provinciale Massimiliano Morganti, il sindaco di Vernasca Gian Luigi Molinari, l’assessore al turismo di Lugagnano Ivan Leppini. «Un festival che porta luce e educa al territorio, avvalora il Monterosso – dichiara il sindaco Ivano Rocchetta – . Un grazie agli agricoltori, a Franco Ticchi che lo ha ideato, alle istituzioni presenti (il comandante della stazione dei carabinieri Marcello Cotza, il comandante della compagnia dei Carabinieri di Fiorenzuola Piero De Nicotera e il maresciallo Gianmarco Bianzani,ndr)».
Tanti i volontari, della Proloco e non solo, agli stand gastronomici in piazza Europa e tra i vicoli, al parco delle Driadi. L’impegno dei commercianti. Una mostra dedicata a vecchie zappatrici e attrezzi per il vino nelle Grotte di Santo Spirito. Un’altra, fotografica, nella sala CEA sulla Scalinata Ospedale Santo Spirito: organizzata da Cineclub Cattivelli e da Non Solo Foto è un’iniziativa ufficiale del festival ed espone gli scatti di 35 fotografi, in totale 130 fotografie tra sport, paesaggi, ritratti e animali. In tanti sono d’accordo sul crescere e far conoscere: «Ogni volta che si assaggia il vino si ricorda il territorio e chi lo produce: vogliamo valorizzare questo e il futuro dei nostri giovani», conclude Franco Ticchi, presidente di «La Goccia».
