Lo strano caso di "Halloween III", il cult movie che fece flop al botteghino
La saga horror dal 1978 a oggi, tra alti e bassi, nel saggio curato da Roberto Lasagna per Shatter Edizioni

Michele Borghi
April 25, 2025|41 giorni fa
Da titolo flop a cult movie grazie al tempo (notoriamente galantuomo), alle repliche tv, alle edizioni homevideo sempre più rispettose dell’opera originale. "Halloween III - Il signore della notte" rappresenta un unicum nella saga slasher tenuta a battesimo da sua maestà John Carpenter. I ragazzi del 1982 pensavano di spaventarsi con il nuovo capitolo sulle gesta di Michael Myers, mentre il vero shock fu ritrovare un plot inedito, intimamente legato alla macabra festività del 31 ottobre, però senza il celebre killer silenzioso. Quarant’anni dopo la prospettiva appare completamente ribaltata: sempre più spesso il fandom indica con orgoglio "Season of the witch" come il preferito della serie.
Nel volume "Halloween - Guida alla saga horror: da John Carpenter a David Gordon Green" (Shatter Edizioni), a cura di Roberto Lasagna, la questione "ma non c’è The Shape!" viene affrontata di petto da Mario A. Rumor. "Ho visto il terzo capitolo sul grande schermo, era un’arena estiva di Loano piuttosto affollata, riuscii ad entrare nonostante il divieto. Ci rimasi male perché in effetti non è un vero e proprio sequel", esordisce il critico e saggista alessandrino Lasagna che per questo nuovo libro ha coordinato il lavoro di una quindicina di esperti. "Ripensandoci oggi invece è uno dei titoli più trasversali, originali e amati della saga iniziata nel 1978. E non credo sia così completamente scollegato all’universo creato da "big John", specialmente quando affronta la tematica della manipolazione così cara al Carpenter più politico. Su questo vi rimando al capitolo ad hoc curato da Giorgio Barberis".
Lasagna e i suoi collaboratori non hanno la sfera di cristallo, ma scommettono sul futuro della serie: "A mio avviso avremo presto notizie... Io spero ci sia un nuovo "Season of the witch", ovvero un capitolo eccentrico e autonomo che rinfreschi la saga pur guardando alle linee tracciate da Carpenter - si augura Lasagna -. David Gordon Green ha portato a conclusione l’ultima trilogia sul filo conduttore della caccia, ora sarebbe bello tornare allo stile originale di fine anni ’70. Certo, non sarà facile perché il pubblico oggi è abituato agli eccessi del new horror, mentre "Halloween" resta uno slasher quasi intimista che descrive un mondo segnato da traumi indicibili".

A sentire la stampa specializzata Usa, la rivalutazione di "Halloween III" sarebbe iniziata gradualmente negli anni ’90, accelerando nei 2000. Una bella rivincita considerando che all’uscita nel 1982 la pellicola si rivelò un flop. La maschere assassine della Silver Shamrock, nonostante il jingle ossessivo, non piacquero ai fan e la critica fu spietata. Al punto che Michael Myers fu recuperato per il quarto capitolo (tra l’altro niente male) datato 1988. Sei anni di pausa produttiva, un’enormità se pensiamo che - dal terzo atto in avanti - "Halloween" avrebbe dovuto trasformarsi in serie antologica: ogni autunno una pellicola dalla trama autonoma, con l’ambientazione nella magica notte del 31 ottobre come unico trait d’union.