Spettatori e incassi, cinema in lenta ripresa. «Ma i numeri del pre covid sono lontani»
Il bilancio degli esercenti piacentini: «Solo i grandi film possono invertire la rotta»
Leonardo Chiavarini
May 8, 2025|29 giorni fa

A Piacenza, come nel resto d’Italia, il cinema non è un affare semplice. Infatti, l’egemonia delle piattaforme di streaming e i mille cambiamenti in corso nei gusti e nelle abitudini dei consumatori, da tempo, avevano già messo in difficoltà il settore, che ha poi accusato il colpo più duro pochi anni fa, durante la pandemia da Covid19.
Oggi, quasi a metà del 2025, lo stato di salute delle sale piacentine appare abbastanza in linea con il resto del Paese e gli esercenti sono concordi: c’è stata una ripresa rispetto al biennio del Covid, ma si è ancora lontani dai numeri del 2019.
«Nonostante un recupero, il cinema resta un settore in difficoltà», dice Alberto Tagliafichi del Cinema Jolly. I motivi? Sono tanti, ma per Tagliafichi la qualità del prodotto deve restare il nucleo del discorso. «Certo, un ostacolo è determinato dalla presenza di più alternative rispetto al passato - spiega -. Penso alle piattaforme, ai dispositivi, all’abbondanza di eventi in città e provincia. Tuttavia, è pur vero che mancano i film adeguati, quelle opere in grado di attirare la gente in sala. Noi siamo sala Fice e puntiamo sempre a proiettare film di qualità, ma è il prodotto davvero ottimo e comunicato bene quello che aiuta le sale a restare aperte. Ce ne si accorge quando si proiettano le riedizioni dei classici o di certi cult, film dotati di una forza maggiore, anche in termini produttivi. Forza che, nelle pellicole odierne, non è sempre facile trovare».