Droga alla guida, l'associazione Sonia Tosi: "Ok la riforma, ma chi controlla?"
Redazione Online
March 2, 2025|110 giorni fa

“La riforma del Codice della strada doveva essere realizzata ed è stato bene provarci, ma ci sono ancora situazioni che generano difficoltà. E poi, tutto dipende dai controlli e il nostro Paese, in questo campo, non è tra i primi in Europa”.
Danilo Tosi è il padre di Sonia, la giovane piacentina che il primo agosto del 2021 stava rincasando in Vespa assieme al fidanzato Daniele Zanrei quando è piombata loro addosso un’auto guidata da un 23enne con un tasso alcolemico nel sangue di 3.1 (sei volte il limite consentito). La vettura viaggiava a una velocità di 115 chilometri orari, in un tratto in cui vige il limite di 50. Sonia e Daniele sono morti entrambi nello schianto.
II 23 enne ha dichiarato di non averli visti.
II 23 enne ha dichiarato di non averli visti.
L’anno dopo la famiglia di Sonia ha scelto di dare vita a un’associazione che porta il nome della figlia, occupandosi di sensibilizzare i giovani sui corretti comportamenti da tenere sulle strade.
Con la polizia locale di Parma si è affrontato il tema del nuovo Codice della Strada. “Dalla velocità alla guida sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti, tutte le nuove norme funzionano – osserva – se ci sono i controlli stradali. Si fa il pre-test e, se si è positivi, si viene sottoposti al test vero e proprio con accompagnamento in ospedale. Ma questo richiede un certo numero di agenti destinati al controllo della strada e all’accompagnamento. Può essere poi certamente positivo – commenta – l’inasprimento delle pene, ma non si può far passare il tutto solo attraverso la sensibilizzazione. I deterrenti vanno bene ma non sappiamo quanto dureranno”.