Oncologia: "Meno pazienti visitati ma più cure". Trapianti di midollo osseo in aumento
Redazione Online
June 15, 2020|1832 giorni fa

Nel mese di marzo tra tante vite che spegnevano a causa del Coronavirus, ci sono pazienti che sono stati salvati da altre malattie. Il direttore del Centro Trapianti di midollo osseo di Piacenza,Daniele Vallisa
, ricorda con emozione la sera in cui era in attesa dell’arrivo delle cellule per il trapianto di midollo osseo per un paziente. A trasportarle era ilNucleo operativo di protezione civile Nopc
specializzato in questi trasporti. “Mi hanno chiamato da Fiumicino quando stavano partendo – ricorda Vallisa – e dopo poco più di tre ore erano già qui a Piacenza perché in autostrada non c’era nessuno. In quei giorni si viaggiava solo per l’emergenza e in questo caso per salvare una vita”. Vengono ancora i brividi a ripensare a quel periodo di dolore e speranza. L’attività dei reparto di Oncologia ed Ematologia è cambiata in quei mesi con l’intenzione di evitare rischi per i malati più fragili. “L’attività non si è mai fermata – ha spiegatoLuca Baldino,
direttore dell’Azienda sanitaria di Piacenza – i dati sia di Ematologia che Oncologia mostrano che si è lavorato anche di più”.
Di vite ne ha salvate tante il dottor Luigi Cavanna, direttore del Dipartimento di Oncologia che per primo è entrato nelle case dei pazienti malati di Coronavirus con le Usca, unità speciali di continuità assistenziale, visitando i malati e indicando la terapia da seguire. Nel frattempo l’attività del suo reparto è proseguita. “Le linee guida a tutela dei malati oncoematologici nel periodo dell’emergenza sono state emanate dal Ministero, dalla Regione e dall’Ausl di Piacenza e dalle società scientifiche. Indicavano che se un paziente ha una malattia indolente e può aspettare, meglio rimandare la visita in ospedale per evitare rischi. I controlli si possono fare con il triage telefonico – ha dichiarato Cavanna -. Rispetto allo scorso anno in Oncologia sono stati visti 160 pazienti in meno ma sono aumentate le terapie somministrate sia con chemioterapia endovena (+4,3%) che orale (+16%9. Quindi, come da direttive, meno pazienti visti ma più cure”.
I trapianti di midollo osseo nei primi cinque mesi all’ospedale di Piacenza sono stati 24, in un anno il totale, in genere, è 40. Dieci le donazioni arrivate, sei da parenti, quattro dal registro mondiale dei donatori. “C’è chi ha donato nel pieno dell’emergenza e questo è un messaggio molto positivo” ha concluso Vallisa.
La Casa della Salute di Bettola al momento è l’unica in cui si effettua la chemioterapia. “Stiamo valutando di estendere il servizio anche ad altre Case della Salute” ha dichiarato Baldino.