Le uova di Pasqua della Penitenziaria in Pediatria

Gli agenti le hanno consegnate ai bambini e alle strutture di Psichiatria. Il direttore delle Novate: «Un’iniziativa nata spontaneamente

Redazione Online
April 7, 2025|61 giorni fa
La consegna degli agenti della polizia penitenziaria
La consegna degli agenti della polizia penitenziaria
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Un triplo gesto di spontanea solidarietà degli agenti della Polizia penitenziaria della Casa circondariale di Piacenza in occasione di questa Pasqua. Il primo a favore della European Neuroblastoma Association, una onlus di genitori che sostiene la ricerca per trovare una cura per questa patologia che colpisce maggiormente i bambini tra gli 0 e 5 anni. Gli altri due per la Pediatria e le strutture di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale Santa Rita, Tracce, Barattiera, e la Residenza trattamento estensivo per i disturbi del comportamento Casa Laura.
Le uova di Pasqua sono state acquistate dall'associazione di genitori e consegnate da una folta delegazione di agenti della Polizia penitenziaria, affiancati dal direttore Andrea Romeo e dal comandante Maria Teresa Filippone, accolti dal direttore generale Paola Bardasi, dal professor Giacomo Biasucci, direttore di Pediatria e neonatologia, dal responsabile Medicina penitenziaria Antonio Agosti, dai coordinatori delle quattro strutture residenziali Mara Oroboncoide e Ciro Davi con il dottor Piero Verani, coordinatore di Radio Shock - un progetto del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche – accompagnati da alcuni pazienti in rappresentanza.
«Desidero esprimere un sentito ringraziamento agli agenti della Casa circondariale di Piacenza per la generosa donazione – ha sottolineato Bardasi -  destinate ai nostri piccoli pazienti ricoverati in Pediatria e alle persone accolte nelle strutture di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale. È un gesto che va ben oltre il valore materiale: è un segno concreto di attenzione verso chi sta vivendo un momento di fragilità, un simbolo di speranza e un sorriso in più in giornate che, talvolta, possono essere difficili».
Un grazie anche dal professor Biasucci che, rivolgendosi a Marco Troia e Salvatore Raineri promotori dell’iniziativa, ha sottolineato «dovete essere orgogliosi di quanto fatto e della sensibilità che voi e tutti i vostri colleghi hanno dimostrato nei confronti dei più fragili».
Un invito raccolto anche dal direttore della Casa circondariale Romeo: «Un’iniziativa nata spontaneamente dalla sensibilità dei nostri agenti, che ha coinvolto rapidamente tutti che con grande gioia hanno partecipato alla raccolta fondi per l’acquisto e ora alla consegna. Un piccolo gesto per far sentire la propria vicinanza alla cittadinanza e soprattutto ai più piccoli. Per questo io per primo vi voglio ringraziare per la grande lezione di generosità».  

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