Confindustria: "Nel 2012 bene agroalimentare, male edilizia"
Redazione Online
December 9, 2012|4576 giorni fa

Bene la raccorderia, buoni segnali da meccanica e agroalimentare, male edilizia e costruzioni.
E’ la fotografia dell’economia locale scattata dagli imprenditori piacentini nel corso del consiglio di fine anno di Confindustria Piacenza.
“Chi dipende dal mercato interno – ha detto il presidente Emilio Bolzoni – sta soffrendo molto, a causa della stagnazione di consumi e delle difficoltà di accesso al credito per cittadini e imprese. E’ il caso dell’edilizia e delle costruzioni. Le aziende che invece si sono ritagliate un mercato internazionale, hanno avuto meno problemi, anzi diverse hanno avuto un 2012 positivo. La strada da seguire di questi tempi è questa: andare a cercare fortune lontano da casa, dove ci sono soldi da spendere e investire”.
Effettivamente i numeri dell’edilizia, presentate dal capo-sezione Fabio Molinaroli, non sono buoni: “Circa il 20 per cento degli addetti e delle imprese persi in un anno, tutto quanto potevamo fare è stato fatto, adesso serve un aiuto da istituzioni e banche”.
Sul futuro nessuno si sbilancia: “Sicuramente ci sarà da faticare almeno per i primi sei mesi del 2013 – ha concluso il presidente Bolzoni – sperando che finalmente poi arrivi la tanto attesa ripresa”.
E’ la fotografia dell’economia locale scattata dagli imprenditori piacentini nel corso del consiglio di fine anno di Confindustria Piacenza.
“Chi dipende dal mercato interno – ha detto il presidente Emilio Bolzoni – sta soffrendo molto, a causa della stagnazione di consumi e delle difficoltà di accesso al credito per cittadini e imprese. E’ il caso dell’edilizia e delle costruzioni. Le aziende che invece si sono ritagliate un mercato internazionale, hanno avuto meno problemi, anzi diverse hanno avuto un 2012 positivo. La strada da seguire di questi tempi è questa: andare a cercare fortune lontano da casa, dove ci sono soldi da spendere e investire”.
Effettivamente i numeri dell’edilizia, presentate dal capo-sezione Fabio Molinaroli, non sono buoni: “Circa il 20 per cento degli addetti e delle imprese persi in un anno, tutto quanto potevamo fare è stato fatto, adesso serve un aiuto da istituzioni e banche”.
Sul futuro nessuno si sbilancia: “Sicuramente ci sarà da faticare almeno per i primi sei mesi del 2013 – ha concluso il presidente Bolzoni – sperando che finalmente poi arrivi la tanto attesa ripresa”.