Meccanica a lezione da Forpin. Cella: "Serve più aiuto dalla politica"
Redazione Online
May 28, 2013|4407 giorni fa

Un solo imperativo per la lotta ad un male difficile da debellare come la crisi economica: innovare. A maggior ragione se al centro dell’attenzione c’è il comparto meccanico, settore che non può prescindere da investimenti costanti in ricerca e sviluppo; ancor di più in periodi di forte recessione come quello che stiamo attraversando. Di questo si è parlato oggi a Rivalta, nella suggestiva cornice del castello medievale. Forpin, società di formazione, ha chiamato a raccolta i principali protagonisti del piano formativo appena concluso, “Meccano”, finanziato da Fondimpresa e indirizzato proprio al settore meccanico. “Tecnologia e Innovazione: leve contro la crisi” il titolo del Convegno, durante il quale sono stati snocciolati i numeri del progetto che ha visto coinvolte ben tre Regioni oltre al Consorzio Macchine utensili e Sistemi di Produzione.
Oltre mille lavoratori coinvolti, centoquindici aziende del settore metalmeccanico, per un totale che supera le quattromila ore di formazione. Ottima risposta dunque da parte delle imprese e grande soddisfazione espressa da Giuseppe Gallinari, presidente di Forpin, e da Giuseppe Cella, vice direttore di Confindustria Piacenza.
“Le nostre aziende si salvano soprattutto grazie alla domanda estera – ha detto Cella – e agli investimenti in ricerca e sviluppo”.
E in questo ambito gioca un ruolo fondamentale la politica: sulla questione, Cella è piuttosto chiaro.
“L’interlocutore pubblico non sostiene ancora l’imprenditoria come auspichiamo: spesso, ai proclami, non seguono azioni concrete. Fortunatamente gli industriali riescono attraverso proprie iniziative a superare anche questo genere di ostacoli”.
Oltre mille lavoratori coinvolti, centoquindici aziende del settore metalmeccanico, per un totale che supera le quattromila ore di formazione. Ottima risposta dunque da parte delle imprese e grande soddisfazione espressa da Giuseppe Gallinari, presidente di Forpin, e da Giuseppe Cella, vice direttore di Confindustria Piacenza.
“Le nostre aziende si salvano soprattutto grazie alla domanda estera – ha detto Cella – e agli investimenti in ricerca e sviluppo”.
E in questo ambito gioca un ruolo fondamentale la politica: sulla questione, Cella è piuttosto chiaro.
“L’interlocutore pubblico non sostiene ancora l’imprenditoria come auspichiamo: spesso, ai proclami, non seguono azioni concrete. Fortunatamente gli industriali riescono attraverso proprie iniziative a superare anche questo genere di ostacoli”.