Da Mozart a Verdi: fake news, dimenticanza o cecità storica?

Redazione Online
April 5, 2021|1524 giorni fa
Da Mozart a Verdi: fake news, dimenticanza o cecità storica?
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Per fortuna Oxford ha precisato, smentendo la fake news sul presunto “politicamente scorretto”, che in realtà la decisione di “non insistere” solo su Mozart&C (suppongo che il resto della compagnia siano Haydn e Beethoven, quanto meno) sarebbe conseguente alla volontà di favorire i musicisti contemporanei. Han fatto bene a precisare, ma è come dire “dato che facciamo costruire a un architetto d’ultimo grido un nuovo edificio nel centro di Roma, perché dovremmo insistere a studiare il Pantheon?”
Negli ultimi giorni, restando in ambito provinciale, sto seguendo il dibattito attorno al Centro Paralimpico di Villanova d’Arda (ben venga un centro all’avanguardia, ci mancherebbe). Se non ho capito male, a parte il fatto che qualcuno avrebbe sollevato il dubbio sull’intitolazione originaria a Giuseppe Verdi (che fece costruire l’ospedale lì ubicato, come dono al paese dove scelse di vivere), sembra che la cappellina, costruita dal maestro all’interno, non goda di particolare considerazione quindi si può benissimo abbattere. Un po’ come la scritta sopra l’ingresso, cancellata in un soffio. Insomma… la Pietà di Michelangelo si poteva lasciare (forse), ma questa… in fondo, è solo tardo Ottocento.
Ingenuamente, chiedo: perché non cercare una soluzione alternativa?

Domenica scorsa, passeggiando nel tiepido sole di Pasqua, pensavo a Wolfgang e a Giuseppe. Il primo, con il suo Concerto per Arpa, Flauto e Orchestra (che ho suonato subito dopo essermi diplomata in Conservatorio), insieme alle note mi ha infuso il sentimento della comunanza; il secondo, insieme alla meraviglia, l’orgoglio della propria identità.

Se oggi ci stanno guardando, ovunque si trovino, due (amare) risate se le staranno facendo.

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