Piacenza, pensionati in calo: "Aumentato il periodo di attesa per uscire dal lavoro"

Redazione Online
October 9, 2024|254 giorni fa
Piacenza, pensionati in calo: "Aumentato il periodo di attesa per uscire dal lavoro"
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In provincia di Piacenza i pensionati sono 73.568. Il rendiconto sociale dell’Inps relativo al 2023, presentato nella sala consiliare di via Garibaldi, porta dunque un dato in calo rispetto all’anno precedente, quando i pensionati toccavano quasi quota 79mila. Come leggerlo? Viene in aiuto Pierluigi Caminati, presidente del Comitato provinciale Inps di Piacenza.
“È cambiata la legislazione – dice – cosa che ha comportato un aumento del periodo di attesa per uscire dal lavoro, pertanto si contano meno domande”. “Il confronto fra pensionati e lavoratori attivi – aggiunge – resta di 1 pensionato per 1,6 lavoratori che contribuiscono per la sua pensione. Speriamo che questo rapporto non si abbassi”.
A preoccupare sono invece i dati relativi all’invalidità, che hanno visto un aumento nel 2023 e tendenzialmente sono in aumento dal 2020. Sono infatti quasi 14mila le prestazioni erogate agli invalidi civili.

rendiconto sociale

Il rendiconto sociale, il più importante documento con cui l’Inps mette a disposizione delle istituzioni, delle parti sociali, degli istituti di ricerca e di istruzione la rendicontazione dei propri dati, dal punto di vista sociodemografico mette in evidenza come la popolazione sia passata da 283.650 a 285.842 (+0,77%). La fascia di età lavorativa, fra i 15 e i 64 anni, è quella più rappresentata.
Le imprese registrate sono 25.585, dieci unità in meno rispetto al 2022. Il commercio ha avuto un calo dell’1,7%, flessioni anche per agricoltura e manifattura, mentre le costruzioni fanno segnare il +1,6%.
L’Emilia Romagna e la Provincia di Piacenza evidenziano infatti una ripresa di tutti gli indicatori legati al mercato del lavoro, con il tasso di occupazione che nel 2023 sale del 2.6% rispetto all’anno precedente, assestandosi a 70,6%. A sprintare è soprattutto il tasso di occupazione femminile, che vola in tutte le fasce d’età, al contrario di quello maschile di cui si registra un leggero calo nella fascia 34-49 anni. Il tasso di disoccupazione resta invece pari a 6,4%, inferiore alla media nazionale del 7%.
 

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