Ludopatia: durante il lockdown a Piacenza calo del gioco d'azzardo

Redazione Online
November 15, 2020|1678 giorni fa
Ludopatia: durante il lockdown a Piacenza calo del gioco d'azzardo
1 MIN DI LETTURA
Meno slot machine ma più gratta e vinci, nessuno spostamento significativo dall’azzardo fisico a quello

digitale nonostante le “pressioni dei social”, un unanime aumento del benessere familiare per la mancata disponibilità di strumenti di gioco. L’esperienza del lockdown, che ha comportato da inizio marzo fino a metà giugno la chiusura delle agenzie di scommesse, delle sale bingo, delle sale videolottery e lo spegnimento delle slot machine nei bar e nelle tabaccherie, ha avuto un impatto evidente sui giocatori d’azzardo patologici, e di queste conseguenze si è occupato il servizio dedicato dell’Ausl di Piacenza, che ha condotto un’indagine su un campione di ludopatici che stanno svolgendo il loro percorso clinico nei SerDp della provincia.
Più della metà degli intervistati (il 60%) ha parlato di “benessere elevato” durante la pandemia,

principalmente determinato dalla “assenza della disponibilità di giochi d’azzardo”, e tutto questo

nonostante il 44% di loro vivesse stati d’ansia legati alla paura per il Covid-19. La grande maggioranza dei giocatori (82%) è rimasta completamente astinente dal gioco d’azzardo, il 15% ha mantenuto le proprie abitudini di gioco e solo il 3% le ha aumentate, giocando online. E se il lockdown ha comportato un piccolo spostamento dei consumi dal gioco offline di prima scelta (di solito slot machine) ad altro gioco offline (gratta e vinci) per l’indisponibilità del primo, nessun servizio si è ritrovato a dover gestire sindromi di astinenza dal gioco d’azzardo.
Durante il lockdown le nuove richieste di aiuto al servizio per le dipendenze da l’azzardo patologico si sono praticamente azzerate, per poi riprendere lentamente alle fine del periodo di chiusura forzata, principalmente per gratta e vinci e gioco d’azzardo online, cioè le due formule disponibili nei mesi più critici della pandemia.
DALLA REGIONE UN PIANO ANTI-LUDOPATIA

La Regione Emilia-Romagna continua a tenere alta la guardia nella sfida alla ludopatia, e anche per il 2020 stanzia alle Azienda sanitarie del territorio, da Piacenza a Rimini, oltre 3,7 milioni di euro per l’attuazione del Piano regionale di contrasto del gioco d’azzardo patologico. La ripartizione delle risorse sui territori, che avviene in base al numero di residenti, prevede 239.290 euro per l’Ausl di Piacenza (di cui 167.503,15 euro in quota distretti e 71.787,06 in quota Ausl.

Gli articoli più letti della settimana