Nella Tana del monte Nero: alla scoperta degli abeti bianchi, veri relitti glaciali

Redazione Online
November 25, 2023|573 giorni fa
Nella Tana del monte Nero: alla scoperta degli abeti bianchi, veri relitti glaciali
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Il monte Nero oltre ad essere una delle vette più alte del piacentino, ha delle caratteristiche che lo rendono unico sotto l’aspetto naturalistico. Il versante esposto ad est-sud, è completamente ricoperto da una estesa pietraia, che gli conferisce un aspetto aspro.
Non è certo facile camminare sulle rocce, ma la nostra intenzione era di arrivare alla morena per visitare la cosiddetta Tana del monte Nero. La Tana è un ambiente quanto mai alpestre ed è originata per una deformazione gravitativa profonda del versante, caratterizzata da una preziosità unica in tutta la regione ligure-emiliana.
La vera ricchezza della Tana del monte Nero sono gli abeti bianchi. L’abete bianco è un vero relitto glaciale, residuo dell’ultima glaciazione avvenuta 20mila anni fa.

Si tratta di uno dei pochissimi nuclei autoctoni dell’intero Appennino settentrionale

Si presenta con esemplari ultracentenari, con una circonferenza del tronco che si avvicina ai tre metri e cinquanta. A conferire la preziosità dell’area, è la presenza della cincia mora e soprattutto della cincia dal ciuffo, specie alpina. Tutti questi aspetti conferiscono all’area del monte Nero e soprattutto della Tana, una enorme valenza naturalistica e culturale.
FOTO E SERVIZIO DI LUIGI ZIOTTI E MARISA CELLA
 

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