Ambulatori sotto pressione, l'influenza ha colpito duro a Piacenza
Negli ultimi giorni numeri in calo, ma l'affluenza negli ambulatori resta alta. A preoccupare sono però altre forme virali
Thomas Trenchi
April 11, 2025|57 giorni fa

Greta Gregori, segretario dell’Ordine dei Medici di Piacenza© Libertà/Thomas Trenchi
Colpo di coda per l’influenza? Non esattamente. I sintomi non vanno confusi, ma di certo gli ambulatori sono sotto pressione rispetto alla media stagionale. A scattare una fotografia del contesto sanitario nel territorio piacentino è Greta Gregori, segretario dell’Ordine dei Medici di Piacenza e da sei anni medico di famiglia.
«Come normalmente ci si aspetta da questo periodo dell’anno, i casi sono in calo: l’incidenza dell’influenza sta tornando alla normalità epidemiologica. È normale, si entra nella bella stagione, all’orizzonte c’è l’estate» spiega Gregori.
A destare preoccupazione sono però altre forme virali con sintomi simili: tosse, dolori articolari, mal di gola, congestione nasale, inappetenza, nausea, vomito, diarrea. «Si tratta di virosi respiratorie che tendono ad autorisolversi in pochi giorni – precisa – ma che a volte possono complicarsi in bronchiti, sinusiti o polmoniti. È importante contattare il proprio medico, soprattutto se dopo cinque giorni non si vede miglioramento».
Influenza, numeri superiori rispetto all'anno scorso
«Negli ultimi giorni il calo è tangibile – aggiunge – ma l’affluenza resta alta. Rispetto all’anno scorso, i numeri sono stati leggermente superiori. La circolazione di virus non si ferma mai del tutto». I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano il netto calo dei tamponi positivi all’influenza. «Ma i sintomi sono così simili che è difficile distinguere tra un’influenza e un’altra virosi». «Dal Covid in poi – conclude – non si registra più il fisiologico calo stagionale degli accessi. Gli ambulatori sono sempre sotto pressione. Siamo in pochi e con tanti pazienti».