Giornata per la pace: messa in Duomo e in piazza San Francesco il sit-in

Redazione Online
December 31, 2024|158 giorni fa
Giornata per la pace: messa in Duomo e in piazza San Francesco il sit-in
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Oggi, 1° gennaio, Giornata Mondiale per la Pace, anche a Piacenza sono previsti momenti di riflessione. Alle 11 nella cattedrale è in programma la messa celebrata dal vescovo Adriano Cevolotto. Nel corso della celebrazione sarà distribuito il messaggio di papa Francesco “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la pace”. Alle ore 17 invece è revisto un sit-in in piazza San Francesco con musiche, letture e interventi.
In merito alla giornata, riportiamo una nota dell’associazione piacentina Europe for peace che assieme a gruppi simili in Emilia Romagna farà parte di questa catena per la pace.
“L’Emilia-Romagna cammina per la pace per una Regione di pace e nonviolenza – si legge nella nota -. “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, recita l’Articolo 11 della Costituzione italiana; “La guerra è aliena alla ragione”, è scritto nell’enciclica Pacem in Terris. Eppure, a ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e dalla costituzione delle Nazioni Unite – nate per liberare i popoli dal “flagello della guerra” non solo la “Terza guerra mondiale”, seppure “a pezzi”, divampa tragicamente sul pianeta ma la guerra è tornata ad essere obsoleto “strumento” e “mezzo” privilegiato per affrontare, e non risolvere, i conflitti internazionali. Nelle crisi tra i Paesi, che moltiplicano i conflitti armati, la ragione sembra aver perso ogni importanza e ha preso definitivamente il sopravvento una furia omicida: come altro si possono spiegare le atrocità e crudeltà commesse da Israele sistematicamente a Gaza ai danni di una popolazione civile stremata, o al metodico bombardamento delle città ucraine, da un esercito russo che ricorre alla cinica distruzione degli impianti energetici per condannare al gelo la popolazione inerme, o l’irrazionale escalation bellica alimentata da tutti i governi che aggiungono sempre più armi ai conflitti e spese militari ai bilanci degli Stati – tagliando la sicurezza dei cittadini – al solo beneficio dell’industria bellica? La guerra – mentre stritola vite umane, distrugge l’ambiente e uccide il futuro – non solo, con la minaccia degli ordigni atomici, mette in pericolo l’intera umanità ma inceppa già i processi democratici quanto più il bellicismo dei governi ignora, ovunque, il sentimento di pace delle opinioni pubbliche. E’ quanto sottolinea, tra gli altri, anche il cardinale Matteo Zuppi in una recente intervista: “La guerra rende urgente un sistema politico che eviti scelte delle élite disancorate dalla volontà popolare: bisogna che le classi dirigenti ascoltino i loro popoli”. Ed è quanto anche i cittadini dell’Emilia Romagna manifestano ovunque, ininterrottamente, da anni”

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