Uomini contro bombe, il II reggimento Pontieri al Salone del Libro (video)

A Torino, nello stand della Difesa, il reggimento piacentino è stato scelto per illustrare l'opera degli artificieri. Nel 2024 bonificati 17mila residuati bellici

Federico Frighi
Federico Frighi
May 15, 2025|22 giorni fa
Una dimostrazione degli artificieri al Salone del Libro di Torino
Una dimostrazione degli artificieri al Salone del Libro di Torino
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Uomini contro bombe. Si può riassumere così il tema della conferenza che l’Esercito ha tenuto oggi al Salone del Libro di Torino - presso lo stand della Difesa - per illustrare l’opera degli artificieri del genio militare che ogni anno neutralizzano migliaia di ordigni inesplosi, retaggio dei due conflitti mondiali. Nel 2024 le statistiche mostrano che a fronte di 2495 interventi sul territorio nazionale, gli specialisti con le stellette hanno bonificato oltre 17 mila residuati bellici.
Il colonnello Daniele Paradiso, comandante del 2° reggimento genio pontieri di Piacenza, ha fatto il punto sul fenomeno del ritrovamento di bombe ancora attive ed in grado di esplodere. “Le cause per cui un ordigno non è esploso sono diverse. Può trattarsi di un malfunzionamento o di un angolo di impatto errato che non ha attivato le spolette”, ha spiegato raccontando i casi in cui il disinnesco di bombe di grosso calibro – come quelle da mille libbre sganciate dagli aerei – avviene attraverso robot o speciali attrezzature tecnologiche per operare a distanza e in sicurezza. I genieri del 2° hanno eseguito una dimostrazione della ricerca di ordigni tramite un cercamine, prima di mostrare al pubblico presente in sala una serie di bombe inerti del tipo più diffuso durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Gli specialisti seguono corsi rigorosi di formazione organizzati a Roma presso la Scuola del Genio, che fornisce diverse qualifiche.
All’opera di contrasto svolta dai dodici reggimenti genio dell’Esercito, che mettono in campo personale ed equipaggiamenti di uso militare, si affianca quella di prevenzione, che coinvolge soprattutto i giovani. Il Corpo Militare della Croce Rossa, insieme al 32° genio della brigata alpina Taurinense e alla Prefettura di Cuneo, ha organizzato una serie di incontri nelle scuole della provincia per sensibilizzare gli studenti circa i pericoli legati ai residuati bellici e le procedure da seguire in caso di avvistamento.
Presente all’incontro torinese anche Nicolas Marzolino, presidente della sezione torinese dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che nel 2013 – all’età di quindici anni - fu investito dallo scoppio di una bomba a mano trovata a Novalesa mentre lavorava nei campi. Oggi è attivo come testimonial nelle scuole, un impegno che gli è valsa la nomina di Cavaliere al merito civile da parte del Presidente della Repubblica. “La guerra non finisce con i trattati di pace, ma prosegue attraverso i residuati bellici che mietono vittime ogni anno”, dichiara alla fine dell’evento.
“Per l’Esercito le attività di bonifica occasionale del territorio da residuati bellici costituisce anche una importante occasione per addestrarsi, anche nell’ottica della partecipazione alle missioni internazionali sotto l’egida di ONU, NATO e Unione Europea”, ha concluso Paradiso.

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