Dal territorio al mondo: il vino piacentino tra tradizione e nuove sfide
Nella trasmissione di Telelibertà al centro del dibattito le potenzialità commerciali del vino locale e le sfide dell’export, come i dazi americani
Matteo Prati
April 19, 2025|48 giorni fa

Gli ospiti di "Nel Mirino"
Geografia, tradizioni, emozioni e biodiversità sono alla base della viticoltura piacentina, protagonista della puntata pre-pasquale di “Nel Mirino” su Telelibertà, condotta da Nicoletta Bracchi. Al centro del dibattito, le potenzialità commerciali del vino locale e le sfide dell’export, come i dazi americani.
Tra gli ospiti, il giornalista e autore della rubrica “Pansa e Tasca” Giorgio Lambri ha evidenziato il valore della comunicazione nel settore enogastronomico: «Dobbiamo incoraggiare i produttori e stimolare il dibattito». Dalle argille della Valtidone alle terre rosse della Valnure, il territorio offre una biodiversità che è valore competitivo e identitario. Sul fronte export, Patrizio Campana (Consorzio Vini Doc) ha invitato a vedere nei dazi un'opportunità: «I buyer potrebbero scoprire territori nuovi come Piacenza». Massimo Rebecchi (Casabella) e Massimo Perini (Cantine Quattro Valli) hanno confermato l’interesse internazionale, sottolineando l’importanza della qualità e dello storytelling. Tra i temi discussi: l'espansione della Malvasia di Candia Aromatica, il vino dealcolato e la proposta di etichette “Piacenza Bianco” e “Piacenza Rosso”. Lambri ha rilanciato: «Piacenza deve diventare un brand del vino». Il Gutturnio è pronto a un rilancio con la futura Docg “Piacenza Rosso”.
Perini ha raccontato il progetto sociale con la cooperativa I Perinelli, riscoprendo l’antica tecnica degli spagatori dell’Ortrugo. Rebecchi ha parlato del successo delle bollicine a metodo classico. Il Consorzio promuove anche la mixology con vini piacentini in collaborazione con l’AIB. Nel 2024, con l’export italiano a 8,1 miliardi di euro, la sfida è attrarre nuovi consumatori, puntando su autenticità, sostenibilità e qualità. Piacenza, da semplice tappa “tra Parma e Milano”, mira a diventare un punto di riferimento nel panorama enologico italiano e internazionale.