Terremoto, piacentino a Bangkok: "Ho avuto paura, scossa interminabile"
Redazione Online
March 29, 2025|68 giorni fa

Il boato, i palazzi che tremano, centinaia di persone per strada, la paura. Tra la folla che si è precipitata in strada a Bangkok verso le 13 di venerdì 28 marzo c’era anche l’avvocato piacentino Giovanni Chiarini. “Non ho mai vissuto una situazione del genere, sembrava un incubo” le sue parole.
Il girono prima teneva una lezione di diritto internazionale all’università di Bangkok. Nell’arco di ventiquattro ore il viaggio di lavoro di Chiarini è stato stravolto dal violento sisma che ha investito la capitale thailandese. “In quel momento mi trovavo in un ristorante giapponese al primo piano di un grattacelo – racconta il giurista -. A un certo punto tutto è iniziato a tremare. Sono corso fuori in strada insieme a centinaia di persone. Il terremoto sembrava non finire, ammetto di aver avuto grande paura”.
Chiarini ha vissuto in prima persona momenti drammatici. Verso le 13 di venerdì 28 marzo l’avvocato piacentino era a poche centinaia di metri dal grattacelo nel quale la piscina a sfioro si è letteralmente svuotata a causa dell’intensità del sisma, facendo cadere un’enorme massa d’acqua nella strada sottostante. Una scena, ripresa dalle telecamere di sicurezza, che ha fatto il giro del mondo. “Mi trovavo tra il grattacelo con la piscina all’ultimo piano e il palazzo in costruzione crollato durante il sisma – precisa Chiarini -. Dopo il grande spavento, nell’arco di poche ore a Bangkok tutto è tornato alla normalità”.

Il bilancio di vittime e feriti
L’ultimo bilancio parla di oltre 1600 morti, più di 3400 feriti e circa 200 dispersi in Myanmar. Una calamità che ha avuto effetti significativi anche in Thailandia, in particolare proprio a Bangkok dove si contano un centinaio di feriti, dieci morti e decine di dispersi.
“Dovevo ripartire venerdì sera – continua l’avvocato -, ma ho dovuto posticipare di qualche giorno. Fortunatamente l’hotel dove soggiorno non ha subito danni strutturali e sono potuto rientrare dopo circa cinque ore. La mia camera si trovava al 16esimo piano, ma per essere più tranquillo ho chiesto un cambio stanza e ora mi trovo al terzo”.

“In poco tempo tutto è tornato alla normalità”
L’avvocato piacentino – raggiunto telefonicamente il giorno dopo il terremoto – parla di “quiete dopo la tempesta”: “Ieri (venerdì, ndr) le strade sono state invase da persone a piedi e in auto, il trasporto pubblico è stato sospeso e il traffico è andato completamente in tilt – le sue parole –. Oggi invece si percepisce una tranquillità e un silenzio anomali per questa città. Le persone però hanno ripreso a lavorare e tutte le attività sono aperte”. Resta la grande preoccupazione per la catastrofe in Myanmar: “Qui ci sono tanti emigrati provenienti dalle zone più colpite dal terremoto – conclude Chiarini -. C’è sconforto e senso di impotenza davanti a una catastrofe di questo calibro”. L’avvocato piacentino dopo l’esperienza a Bangkok farà ritorno a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita dove risiede da anni.