Mattia, 16 anni e già in divisa arancione a Vernasca
Il giovane milite ha iniziato venerdì il primo turno in Pubblica assistenza Valdarda, al centralino. "Vorrei aiutar gli altri e il mio paesino"

Elisa Malacalza
April 20, 2025|48 giorni fa

Mattia Barbati Biondo
Primo turno, per lui, venerdì: al centralino.
«Buongiorno, sono Mattia, mi dica... come possiamo aiutarla?».
La voce è gentile e sicura, lui è “addestrato”, ma si capisce subito che a rispondere al telefono è un giovane, al numero amico che significa da decenni solidarietà, esserci, nel cuore dell’Appennino, anche nelle notti d’inverno. Basta chiedere l’età di Mattia Barbati Biondo per averne certezza: ha solo sedici anni, infatti, l’ultimo milite entrato in forze alla Pubblica assistenza Valdarda di Vernasca.
Mattia adora i giri in mountain-bike, frequenta la palestra e studia Odontotecnica a Reggio Emilia, un diploma quinquennale cui si è iscritto dopo le scuole medie frequentate a Vernasca.
Nonostante di carattere sia un po’ timido (ce lo confida, e non è un difetto), si è avvicinato alle divise arancioni perché, spiega, «secondo me è bello aiutare gli altri».
Lo dice con efficace semplicità, non è una verità banale: la voglia di fare quel che si può - a 16 anni non si può salire sull’ambulanza, ma si può aiutare nell’accoglienza, nei presidi sociali - è l’unica ragione che può portare un sedicenne a rinunciare alla pizza o al calcetto con gli amici per un turno in Pubblica. «Ed è anche un modo per aiutare il nostro paese, per fare la propria parte, anche se non incontro tanti coetanei in queste realtà...», sottolinea.
La sede di Vernasca, nella montagna antica di San Colombano, delle frane e dei lupi, è una sede strategica: guai se non ci fosse e non avesse gambe e braccia su cui contare. «Riusciamo a garantire tre servizi di emergenza settimanali, ma se aumentasse il numero di volontari potremmo farne anche quattro, e potenziare il servizio di trasporto diurno, vitale per chi è solo o fragile, per chi deve raggiungere la dialisi salvavita, per chi deve fare una visita e non sa come andare all’ospedale», sottolinea Cesare Lusignani, presidente della Pubblica di Vernasca. In effetti altrove non si riesce già da tempo a garantire i trasporti; da Fiorenzuola, difficile coprire la montagna.
«Qui sono entrati nella nostra famiglia almeno 7-8 volontari», precisa Lusignani. «Mattia è arrivato da venerdì, ha fatto il suo primo turno al centralino. Onestamente da almeno vent’anni non vedevo un ragazzo così giovane in Pubblica. Per noi è un orgoglio, non lo nascondo, e spero sia un esempio anche per altri ragazzi e per altre ragazze. Li aspettiamo. Ognuno di noi può fare tanto per gli altri e può fare la differenza, insieme».
Mattia rispondendo al centralino lo dimostra: aiutare non è questione di età.