Il rivenditore di carte fantasy: "Uno svago che mi ha permesso di comprare casa"

Redazione Online
July 6, 2024|385 giorni fa
Il rivenditore di carte fantasy: "Uno svago che mi ha permesso di comprare casa"
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C’è chi per arrotondare durante gli anni dell’università, si trova un lavoretto. Un part-time in un ufficio, l’animatore di villaggi durante la pausa estiva. Babysitting, cameriere, barista, servizi di consegne. Sono molti i mestieri che gli studenti universitari possono scegliere di intraprendere durante gli anni di studio. Ci sono invece lavori più di nicchia, quelli che spesso si inventano; come nel caso di Tomaso Freschi, 36 anni, oggi consulente finanziario: durante gli anni di giurisprudenza ha trovato il modo di far coincidere due passioni – un gioco di carte, abbinato all’amore della compra-vendita – riuscendo così a creare un considerevole introito, al punto da diventare uno tra i rivenditori più conosciuti in Italia.  

come è iniziato il lavoro della compra-vendita

“A otto anni insieme agli amici giocavamo tantissimo con le Magic – carte a tema fantasy comparse negli anni ‘90 – ci divertivamo ad aprire le bustine, inventarci i mazzi. A 18 anni mi sono trovato quindi una discreta collezione e una volta finito il liceo ero deciso a venderla”, spiega Tomaso. Fino a qui, nulla di speciale, ma è dall’incontro di alcune persone del settore che tutto è cambiato. “Mi hanno spiegato come il valore di quelle carte fosse ampliato esponenzialmente, così ho contattato tutti i miei amici e ho comprato tutte le loro collezioni. Poi ho incominciato ad acquistarne parecchie soprattutto dall’America e dalla Cina. Era qualcosa di piccolino, uno svago tra un esame di giurisprudenza e un altro“, sorride, anche se in realtà era un lavoro vero e proprio, che lo teneva sveglio le notti con gli occhi fissi sul computer per controllare i prezzi online.
Dopodiché, come per ogni capitolo che è destinato a chiudersi, uno nuovo si prepara ad incominciare. Così con la pandemia e il debutto nel mondo del lavoro, il tempo da dedicare alla compra-vendita si è ridotto sempre di più, fino a portare Tommaso alla decisione di liquidare interamente la sua collezione di Magic. “Dopo circa 15 anni di investimenti in questo settore, da questa vendita ho guadagnato una cifra considerevole, più di quanto ci si possa immaginare per una collezione di carte, ma non sto qui a dirtela – ride – diciamo che mi ci sono comprato casa“.
Un gioco sotto tutti i punti di vista, incominciato da bambino dalle partite con gli amici e trasformato in una gara di velocità sul mercato delle carte: “Mi piaceva tantissimo seguirne l’andamento. È da lì che è incominciato l’amore per quello che faccio ora”, conclude riferendosi al suo nuovo lavoro nel settore della consulenza finanziaria.

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