Via Bixio, sì all'asta «Scelta corretta» Ma l'opposizione: «Troppo rischiosa»

Lungopo, in consiglio scontro sulla procedura d’acquisto. Barbieri: «Ci costerà di più, dovevate espropriare». Groppelli: «Non si poteva»

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
May 13, 2025|22 giorni fa
Via Bixio, sì all'asta «Scelta corretta» Ma l'opposizione: «Troppo rischiosa»
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Per la giunta Tarasconi e la sua maggioranza «è la scelta più concreta e corretta» per arrivare all’obiettivo. Per il centrodestra «è quella più rischiosa per le casse comunali». Nonostante il muro contro muro il centrosinistra fa valere la legge dei numeri: il prossimo 16 maggio il Comune parteciperà all’asta pubblica per acquisire il comparto oggi in stato di degrado e abbandono sotto il viadotto dell’A21 in via Nino Bixio. Dieci voti favorevoli (centrosinistra più ApP), nove contrari (tutto il centrodestra), una non partecipazione al voto (Filiberto Putzu dei Liberali piacentini).
L’obiettivo dell’operazione è quello di riqualificare la zona e inserirla all’interno di un più ampio progetto di rigenerazione urbana dal valore complessivo di oltre 5 milioni di euro che comprende come primo step anche la realizzazione della pista ciclabile che collegherà Palazzo Farnese al Grande Fiume. Quest’ultima è già finanziata con 1,2 milioni e l’avvio del cantiere è atteso entro un anno.
«È interesse collettivo da tanto tempo riqualificare l’area» hanno detto l’assessora Serena Groppelli nel presentare la delibera e il masterplan a stralci e la sindaca Tarasconi.
A contestare con forza la procedura di partecipazione all’asta, dai banchi dell’opposizione ci hanno pensato in particolare Patrizia Barbieri (Barbieri sindaca-Liberi) e il collega Massimo Trespidi. «Non mi convince» ha detto l’ex sindaca. «Perché non avete espropriato l’area? Perché non avete posto il vincolo di pubblica utilità preordinato all’esproprio?».

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