Nasce il "Piccolo museo" di Storia Naturale a Palazzo Farnese
Tappa provvisoria ma pur sempre affascinante in attesa dell'inaugurazione nella nuova sede al Palazzo del Governatore prevista per il 2026

Marco Vincenti
May 14, 2025|22 giorni fa

Riapre in versione ridotta e temporanea il Museo di Storia Naturale© Libertà
Tutto pronto per l'esposizione provvisoria, ma ricca di meraviglie naturali, allo spazio mostre di Palazzo Farnese grazie al progetto sinergico del Piccolo Museo di Storia Naturale, una soluzione temporanea, per l'appunto, promossa dal Comune di Piacenza in attesa dell’apertura definitiva prevista per il 2026 negli spazi restaurati del Palazzo del Governatore. L'iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione dei Musei civici , della Società piacentina di Scienze naturali e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
«Abbiamo pensato, in accordo con l’amministrazione comunale, di esporre una piccola selezione anche per dare continuità alle attività finora condotte dal Museo di Storia Naturale – le parole di Antonio Iommelli, direttore dei Musei civici –. Si tratta soltanto di una fase del progetto che porterà a inaugurare il museo in una sede più centrale, capace di dare a tutte le collezioni un’attenzione nuova e coinvolgente per far scoprire ai visitatori il mondo che ci circonda».

«Il riallestimento temporaneo sarà ospitato nello spazio mostre di Palazzo Farnese, con l’obiettivo di mantenere viva la presenza del museo sul territorio e di continuare a coinvolgere scuole e famiglie - sottolinea Anna Rita Volpi, in rappresentanza della Società piacentina di Scienze naturali . Ripartiranno infatti i progetti didattici, grazie a un vero e proprio museo mobile che toccherà, oltre che Palazzo Farnese anche parchi e quartieri della città, portando la scienza a contatto diretto con i cittadini più giovani».
Ad illustrare i dettagli del progetto, durante la presentazione ufficiale, avvenuta oggi, mercoledì 14 maggio a Palazzo Mercanti, è intervenuto anche l’assessore alla Cultura Christian Fiazza: «La necessità – spiega – è quella di non far sentire la mancanza delle eccellenze custodite dal Museo di Storia Naturale. La piccola riorganizzazione comprenderà la collezione mineralogica Dosi, le raccolte malacologiche Della Marta e alcuni degli animali tassidermizzati più affascinanti. Sarà possibile anche replicare eventi didattici, proprio come avveniva nella sede di via Scalabrini».
Un viaggio nella scienza e nella natura che, in questa prima fase, vuole soprattutto educare, incuriosire e formare. «Rispettare la natura – ricorda Volpi – significa rispettare se stessi e le persone che ci circondano. È fondamentale che i bambini crescano con l'amore per l’ambiente e per il mondo naturale».