Il mese della Terra: lo celebriamo raccontando la storia di Ringana

L'azienda di cosmetica e benessere made in Austria che fa della freschezza e della sostenibilità il suo manifesto

Francesca Pelucchi
April 21, 2025|46 giorni fa
Andreas Wilfinger © Libertà/Francesca Pelucchi
Andreas Wilfinger © Libertà/Francesca Pelucchi
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Reduce, Reuse, Recycle. Sono le tre R fondamentali di Ringana. La tutela dell’ambiente, la gestione oculata delle risorse e la riduzione di emissioni di CO2 sono temi fortemente radicati nella filosofia aziendale da sempre. «Ci riteniamo dei pionieri nel nostro settore, desideriamo fornire sempre nuovi input e lanciare innovazioni che si spingano oltre le tendenze. Per questo motivo mettiamo costantemente in discussione anche le soluzioni più valide con l’obiettivo di attuare scelte più ecologiche», spiega Andreas Wilfinger, Ceo Ringana.
Ringana ha una storia che parte da lontano, ormai. «L’idea è nata quando mio figlio tornò a casa dall‘asilo con un dentifricio che conteneva triclosano, un ingrediente decisamente discutibile. Io e mia moglie Ulla (Wannemacher, cofondatrice del marchio, ndr) abbiamo pensato “noi vogliamo fare di meglio”. Assieme a un team di naturopati olistici e biochimici abbiamo sviluppato dopo diversi anni di ricerca, nel 1996, la nostra cosmesi fresca e sostenibile che vanta tempi di stoccaggio brevi, è priva di conservanti chimici, additivi, microplastica e oli minerali. Per questo motivo sui nostri prodotti c’è sempre una data di scadenza, contiene principi attivi pregiati e naturali, è vegana e non prevede alcun tipo di test su animali».
Anche nella scelta degli ingredienti il brand non scende a compromessi: «Ringana utilizza solo attivi puri. I conservanti artificiali e sostanze simili non sono solo discutibili, ma non contribuiscono nemmeno all’efficacia del prodotto finale. La loro eliminazione crea spazio utile per una concentrazione estremamente elevata di principi attivi che rende i nostri prodotti così unici. Acquistiamo molte materie che vengono raccolte in natura da comunità locali biocertificate ed è, inoltre, in atto una stretta collaborazione con il progetto sociale Lebenshilfe in Stiria, l’SOS Villaggio dei Bambini e Hilfswerk International. Il concetto di responsabilità sociale è esteso poi anche ai collaboratori dell’azienda. La nostra mensa vegetariana a offre ogni giorno a tutti i dipendenti un pranzo gratuito e salutare».
Ulla Wannemacher
Ulla Wannemacher

Il packaging contribuisce pure alla causa della sostenibilità. «Ringana è stata la prima a lanciare i flaconi riutilizzabili nel settore della cosmesi. Grazie all’erogatore brevettato airless è possibile riutilizzare più volte i flaconi in vetro. I clienti possono così rispedirci le confezioni dei cosmetici e, ogni dieci, ricevere in cambio un prodotto della nostra cosmesi a loro scelta in regalo. Anche i nostri flaconi in plastica sono sostenibili perché sono realizzati con canna da zucchero e sono privi di petrolati. Al posto di imballaggi usa e getta inquinanti impieghiamo asciugamani in formato ospite in cotone bio per evitare che i flaconi possano rompersi. Il materiale di riempimento per i pacchetti è composto da amido di mais e può essere persino utilizzato come fertilizzante».
L’offerta Ringana si compone di numerosi prodotti per la cura del viso, del corpo, dei capelli, anche per i più piccoli, ma anche integratori alimentari in caps e drink perché «la bellezza passa anche da dentro», conferma Ulla Wannemacher. «Il nostro è un approccio olistico e i prodotti, infatti, funzionano meglio se usati in sinergia. I cosmetici sono in funzione della bellezza, ma molti dimenticano che occorre prendersi cura di sé anche dall’interno. Ciò che va sulla pelle entra nel nostro corpo e viceversa. Tutto ciò che mangiamo influisce sull’aspetto di pelle, unghie e capelli. Poiché non è sempre facile assumere una quantità sufficiente di nutrienti, si consiglia di assumere integratori alimentari per reintegrare i depositi delle sostanze, se necessario».

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