«Nel ricordo di Giuseppe Betti cena benefica per Nefrologia»

Sport, solidarietà e salute si intrecciano nell'evento benefico in ricordo del gigante buono dello sport piacentino

Marco Vincenti
Marco Vincenti
May 15, 2025|22 giorni fa
I promotori della giornata benefica in ricordo di Giuseppe Betti© Libertà
I promotori della giornata benefica in ricordo di Giuseppe Betti© Libertà
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«Papà avrebbe compiuto 70 anni il 26 maggio. Abbiamo scelto di ricordarlo così: con una giornata piena di quello che amava di più: lo sport, le persone, il bene fatto in silenzio.» Le parole di Katiuscia Betti arrivano dritte al cuore. Parla del padre, Giuseppe Betti, scomparso il 29 agosto 2022, conosciuto da tanti come un gigante gentile dello sport piacentino, anima generosa e volto amico del pugilato. Proprio in suo nome, e nel segno di un legame che ha toccato la vita di molte famiglie, domenica 25 maggio è in programma una cena benefica al Park Hotel di Piacenza. Un evento per raccogliere fondi a favore del reparto di Nefrologia dell’ospedale di Piacenza, quello che negli ultimi anni di vita era diventato, per Giuseppe e i suoi cari, una seconda casa.
La serata, che sarà il momento conclusivo di una giornata all’insegna della solidarietà, della salute e dello sport, nasce per ricordare ma anche per dire grazie: «Grazie a un reparto che cura con competenza, ma che accoglie anche con umanità. Dove il rapporto tra medici, pazienti e familiari non si esaurisce in un tracciato clinico, ma diventa un patto di fiducia e condivisione» sottolinea Katiuscia.
Malattie renali in aumento
«Le malattie renali sono in aumento in tutto il mondo e anche a livello locale,» spiega il dottor Roberto Scarpioni, primario di Nefrologia dell'Ausl di Piacenza. «Parliamo di un’incidenza superiore al 10% nella popolazione. Malattie spesso silenziose, che negli stadi avanzati portano alla dialisi o al trapianto. Solo lo scorso anno, abbiamo raggiunto il record di 18 trapianti.» Ma i numeri da soli non bastano a raccontare la complessità del percorso: «La nostra missione non è solo curare, ma farlo ponendo al centro la persona. Umanizzare la cura significa migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti, costruire relazioni autentiche. È su questo che vogliamo continuare a investire.»
Proprio a questo sarà destinato il ricavato della cena benefica: un progetto dedicato all’umanizzazione delle cure, per rafforzare il legame tra pazienti e personale sanitario, in un reparto che per molti è davvero un punto di riferimento non solo medico, ma anche emotivo.
L’evento sarà anche l’occasione per celebrare il pugilato, disciplina tanto amata da Giuseppe Betti, attraverso dimostrazioni sportive e momenti di condivisione aperti alla cittadinanza. «Abbiamo voluto dare un senso a questo anniversario – racconta Katiuscia –. La Nefrologia per noi è stata una famiglia, presente sempre, con competenza ma anche con umanità. Questo è il nostro modo per restituire qualcosa, per dire grazie.»
Un modo per far vivere ancora lo spirito di Giuseppe: sportivo, padre, uomo d’altri tempi. Uno che sapeva combattere, ma con il sorriso.

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