“Mad for Opera": il Conservatorio Nicolini trasforma la lirica in terapia tra emozioni e ironia
Viaggio terapeutico da Didone a Tosca”, scritto da Stefano Valanzuolo e diretto da Roberto Recchia, è più di uno spettacolo
Redazione Online
May 12, 2025|23 giorni fa

"Mad for Opera. Viaggio terapeutico da Didone a Tosca”, firmato Conservatorio Nicolini, è più di uno spettacolo: è un’immersione surreale e divertente nell’universo dell’opera lirica, capace di emozionare e far riflettere. Andato in scena, tra gli applausi, domenica 11 maggio al Teatro Filodrammatici, l'evento è inserito nel progetto internazionale "Casta Diva", di cui il Nicolini è partner.
Scritto da Stefano Valanzuolo e diretto da Roberto Recchia, "Mad for Opera" si distingue per la sua originalità: protagonista è una donna, interpretata da un' intensa Pamela Villoresi, catapultata in una clinica immaginaria in Cina dove l’opera diventa strumento terapeutico e linguaggio universale. Accanto a lei, una serie di esilaranti equivoci e dialoghi a distanza con il marito, in un susseguirsi di situazioni brillanti che non rinunciano alla poesia.
Il cuore dello spettacolo batte grazie alle voci degli studenti del Conservatorio, che interpretano i “pazienti” della clinica, e al pianoforte di Roberto Cancemi. Le arie di Verdi, Mozart, Puccini, Bellini, Rossini, Donizetti, insieme a composizioni contemporanee dei docenti Barbara Rettagliati e Roberto Solci, hanno dato vita a un concerto narrativo che è riuscito a fondere tradizione e innovazione senza perdere autenticità.
"Mad for Opera" è un omaggio all’opera lirica, ma anche alla sua forza dirompente nel superare barriere linguistiche e culturali. Un viaggio ironico, toccante e sorprendente che dimostra come la grande musica sia ancora oggi uno strumento vivo, accessibile e trasformativo.