L'attore Bill Murray in versione rockstar: «Al Saturday Night Live eravamo tutti rock'n'roll nell'anima»

Incontro con l'attore e musicista nei camerini della Royal Albert Hall di Londra

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
April 17, 2025|50 giorni fa
Bill Murray & His Blood Brothers in concerto
Bill Murray & His Blood Brothers in concerto
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Mi sono “innamorata” la prima volta di Bill Murray quando ho visto un filmato amatoriale del funerale di John Belushi. Fermo, lo sguardo desolato fisso sulla tomba dell’amico, l’abbraccio con la madre del defunto. «John era un uomo incredibile, un talento straordinario e una persona generosissima, che ha aiutato tantissima gente, persone comuni e colleghi, incluso me». Erano insieme, sin dall’inizio, al Saturday Night Live: per chi non lo sapesse, dalla metà degli anni Settanta è stato uno degli show televisivi più seguiti d’America (e non solo), trampolino di lancio per tantissimi attori comici.
Ma se John Belushi, purtroppo, era tossicodipendente e morì prematuramente per overdose, Murray era quello più “serio” del SNL. Nel senso incazzoso del termine:celebre la sua zuffa con Chevy Chase, reo di essere quello più divertente, in camerino 10 secondi prima di una diretta. Inoltre, si registrano alcuni problemi caratteriali, con conseguenti problematiche legati. Sta di fatto - e decenni dopo è acclarato - che Bill Murray, e lo si è visto al cinema nell’ultimo ventennio, sia un grande talento della comicità, di quella più sottile e raffinata, quasi inglese. Questo tratto me lo ha sempre fatto paragonare a Buster Keaton e l’ho ritrovato, “innamorandomi” per la seconda volta di Bill, nei suoi ruoli più riusciti: dall’attore in declino e in crisi di mezza età in un’alienata Tokyo di “Lost in Translation” di Sofia Coppola all’eccentrico e (ancora una volta) in declino oceanografo del film "Le avventure acquatiche di Steve Zissou” di Wes Anderson - per il quale girò anche “I Tenenbaum”. E si potrebbe continuare all’infinito. Mi limito a citare un’altra Murray-impresa: gettarsi, per la prima volta, da un aeroplano col paracadute sopra la sua cittadina natale (Evanston, Illinois) per raccogliere soldi a favore dei veterani di guerra, che negli Stati Uniti non godono di salute né di sostegni economici sufficienti.
Bill Murray con Eric Clapton nel 2007 al Crossroads Guitar Festival
Bill Murray con Eric Clapton nel 2007 al Crossroads Guitar Festival

Insomma, potete immaginare come incrociare, a sorpresa, Murray nei camerini degli Who alla Royal Albert Hall, e chiacchierare brevemente con lui di musica rock, sia stato un colpo di fortuna (o al cuore, come preferite). Bill - ho verificato di persona - è come molti comici: serissimo, dice tre parole in fila e, nei giorni scorsi, ha scansato un fan in modo brusco (il reel è diventato virale). Ma Murray ama gli Who, come me. E questo ha fatto la differenza. «Tutti amano gli Who, intendo quelli capaci di intendere e di volere».

Cosa ci fa a Londra?
«Sono qui per alcuni impegni futuri legati alla mia seconda attività: anch’io sono un rocker!».
Lo so. Sin dai tempi del SNL.
«Vero. C’era tantissima musica in scena, eravamo rock’n’roll nell’anima. Anche se ho cantato di tutto, dal Blues al Country».
Bill Murray in una scena di "Ghostbusters" (1984), dove ha recitato al posto dell'amico John Belushi, scomparso nel 1982
Bill Murray in una scena di "Ghostbusters" (1984), dove ha recitato al posto dell'amico John Belushi, scomparso nel 1982
E al presente, con i suoi Blood Brothers?
«Rock, per lo più. Con i Blood Brothers (Mike Zito alla chitarra, mica poco...!) facciamo concerti in giro, in scaletta abbiamo di tutto: da Wilson Pickett a Ray Charles e a Bob Dylan. Amo il palco, a differenza del set c’è il confronto diretto con la gente».
Porto dentro al cuore la sua interpretazione di “Shelter from the storm” nella sigla finale del film “St. Vincent”.
«È un’altra delle canzoni che propongo in concerto. Ma quello è ciò che faccio sempre, quando mi riposo in giardino: ascolto Dylan, canto insieme a lui e mi rilasso annaffiandomi i piedi».
Bill Murray in una scena del film di Wes Anderson "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" (2004).
Bill Murray in una scena del film di Wes Anderson "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" (2004).

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