The Corrs di nuovo insieme: «Batte ancora forte il grande cuore della musica irlandese»

Jim e Andrea alla Royal Albert Hall, in palco con le sorelle Sharon e Caroline dopo 9 anni, annunciano una lunga tournée

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
April 24, 2025|43 giorni fa
The Corrs durante il concerto
The Corrs durante il concerto
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Era dal 2016 che The Corrs non si riunivano su un palcoscenico. Accade a Londra, alla Royal Albert Hall, e il pubblico, quasi senza accorgersene, capisce che si sentiva la mancanza di quelle sonorità dense di freschezza e di armonie dal sapore celtico, ancestrali ma sempre attuali.
L’atmosfera è amichevole. Si capisce che il gruppo, composto da tre sorelle e dal fratello maggiore, ha ritrovato quel senso di grande famiglia che, dopo il grande successo degli anni Novanta, si era preso un po’ di pause. «Siamo felicissimi di essere qui. L’affettuosa risposta del pubblico nel rivederci e riascoltarci ci ha dato la giusta energia per ripartire in tour, l’estate prossima» dice Jim, che insieme alla sorella Andrea è portavoce della band, composta anche da Sharon e Caroline, tanto belle quanto sorridenti e silenziose. La delicatezza dei lineamenti somiglia al profilo di un cameo, l’eleganza porta a chiedersi se si è stati a un concerto o a una sfilata di moda.
«Negli ultimi anni è successo che ognuno sia andato per la propria strada. Ci sono stati progetti solisti e personali - spiega Andrea, attiva e apprezzata anche come attrice (Evita, Beverly Hills 90210, I ragazzi di Clare) -. Abbiamo messo su famiglia e avuto figli. Ora stanno crescendo e il nostro ruolo è meno prioritario. Alcuni di loro sono qui, stasera», conclude sorridendo mentre volta lo sguardo verso un divano carico di ragazzini che chiacchierano e bevono bibite.
La forza della grande famiglia - e lo si coglie durante il concerto, dove ogni attacco è fatto di sguardi ma anche di sorrisi e di quegli occhi lucidi tipici di un “ritorno a casa” - è indubbiamente alla base del successo del gruppo. «The Corrs sono nati, praticamente, quando eravamo piccoli - dice Jim -. Siamo cresciuti in una grande famiglia irlandese dove la musica e le tradizioni celtiche si bevevano insieme al latte. Inoltre nostro padre ci incoraggiava a prendere lezioni di musica classica». «Io non ero portata alla musica classica - ammette Andrea -. Invece Sharon e Caroline erano ottime pianiste e Caroline è diventata violinista classica professionista. Io ho subito amato l’idea di cantare, forse per sentirmi sempre al centro. Sin da bambina, tendevo a voler catturare tutta l’attenzione del mondo su di me. Ma la forza della band è la coesione: The Corrs esistono grazie alla presenza e al contributo di tutti».
Sharon, Andrea e Caroline da piccole
Sharon, Andrea e Caroline da piccole
Andrea e Jim sono forse quelli che hanno avuto più esperienze come solisti. «Per me è stato interessante, direi vitale, a un certo punto, collaborare con altri musicisti. Tornare insieme oggi ha una valenza maggiore:l’esperienza conta tantissimo per raggiungere una crescita artistica - dice Jim -. In fondo, è stato come recidere il cordone ombelicale dalla propria famiglia e provare a farcela da soli». Per Andrea, «recitare è qualcosa di vitale. Decidere di partecipare alle audizioni del film The Commitments di Alan Parker, non solo ci ha lanciati come gruppo, ma mi ha dato la possibilità di capire che volevo anche recitare». Cinema o teatro? «Entrambi! Anche se il teatro, con i suoi tempi, i suoi silenzi e i grandi autori, mi ha condotto a una maggiore consapevolezza e a una crescita artistica notevole» osserva Andrea Corr, che ha vestito con successo persino i panni di un grande personaggio classico come Jane Eyre.
Jim esprime un desiderio condiviso: «Riavere l’occasione di dividere il palco con Bono». «Con lui abbiamo portato il grande cuore della musica irlandese in mezzo alla gente», aggiunge Andrea. «Lo abbiamo fatto anche stasera - conclude Jim - a favore del Teenage Cancer Trust. Ci piace l’idea di esibirci per cause importanti».
Tra una “Breathless” e una “Runaway”, il cuore del pubblico si è davvero sentito più leggero. E un pezzetto di cielo d’Irlanda ha fatto capolino sopra a Kensington.

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