Caorso, via libera al capannone bis per completare il parco logistico
Il Comune dà il permesso di costruire. Area ridotta dopo i ritrovamenti archeologici, fine lavori entro il 2027. Resta il nodo traffico
Valentina Paderni
May 9, 2025|26 giorni fa

L’area su cui sorgerà il secondo capannone del parco logistico a Caorso - © Libertà/Valentina Paderni
Il Comune ha concesso il permesso di costruire. Con una fine lavori programmata entro il 2027, il parco logistico della Savills Investment Management va a completarsi: a breve, nel quartiere La Rotta, inizierà la realizzazione del secondo capannone, denominato Wha. Si tratta del fabbricato, previsto più a ridosso dell’autostrada A21, di superficie coperta pari a 18.166 metri quadrati. Una superficie ridimensionata, rispetto al progetto iniziale che prevedeva 27.605 metri quadrati di superficie coperta, in ottemperanza alle prescrizioni dettate dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza. Nell’area è stata infatti individuata «la presenza di una “villa produttiva romana” di ampie dimensioni».
L’immobile, fratello del capannone Whb completato e già operativo come magazzino Dhl, prevede 21 baie di carico/scarico merci e sarà costituito da: un deposito di oltre 17mila metri quadrati con altezza sotto trave di poco meno di 11 metri nel punto di minimo, una palazzina uffici con spogliatoi e locali consumo pasto/riposo sviluppata su un piano di 649 metri quadrati, soppalco di circa 1.569 metri quadrati e centrale antincendio con cabina elettrica di circa 100 metri quadrati. Andrà così ad incrementarsi il traffico veicolare lungo la strada comunale di via Rotta, che oltre ad alcune attività artigianali include anche spazi residenziali. Secondo il progetto, il traffico stimato giornaliero, per entrambi i capannoni, è di oltre 150 mezzi pesanti, in un arco temporale di 14 ore, dalle 6 alle 20. In cinque giorni si arriverebbe, stando alle stime, a oltre 750 mezzi pesanti complessivi.
Contro il parco logistico, lo ricordiamo, si era costituto a fine novembre 2020, anche un comitato per la “Difesa dell’ambiente e della salute di Caorso”, che ha promosso una raccolta firme con circa 500 adesioni, e, negli anni, si è dato da fare per mantenere informata la popolazione, tra incontri pubblici e banchetti. Rimangono tuttora le criticità più volte evidenziate dal gruppo di minoranza “Caorso futura” (negli anni precedenti “Caorso centrosinistra” che si era opposto in tutti i modi legittimi possibili all’approvazione del parco logistico). Innanzitutto, la mancanza di un accordo, un protocollo tra Provincia di Piacenza e Comune che regoli la viabilità lungo via Primo maggio (tratto della strada provinciale 20) vietando il passaggio dei mezzi pesanti. C’è un cartello lungo la provinciale che indica a chi arriva da Polignano di svoltare a destra in via Rotta per chi è diretto all’imbocco autostradale, andando così ad impattare sulla vivibilità e sicurezza del quartiere residenziale.
D’altra parte i mezzi pesanti diretti al comparto logistico di Caorso, in uscita dall’A1 a Fiorenzuola difficilmente imboccano la bretella per la A21 che li porta a Caorso passando per Castelvetro. Più facilmente escono dall’A1 a Fiorenzuola e, superati Cortemaggiore e San Pietro in Cerro, attraversano la provinciale di Polignano arrivando al parco logistico caorsano. Con risparmio di chilometri e pedaggio. Vi sono poi, già segnalati, problemi idraulici che ricadono nelle pertinenze delle case confinanti con il capannone Whb e anche la presenza di una vasca di laminazione collocata in area pubblica accessibile a chiunque, perché non recintata, potenzialmente pericolosa, viene detto, per la sua profondità.